Todaro: le omissioni di Donadel e Moro

COMUNICATO STAMPA INTEGRALE

In occasione del confronto dei tre candidati-sindaci lo scorso lunedì al Palazzetto dello Sport di Roncade il pubblico è stato colpito dalla novità dell’evento, ma anche da
momenti vivaci in cui l’avv. Vincenzo Todaro – candidato sindaco della civica “Roncade
Territorio”- ha rivolto alcuni rilievi agli altri due candidati Marco Donadel e Viviane Moro.
I pochi minuti programmati per i singoli interventi hanno lasciato nei cittadini molta
curiosità, per soddisfare la quale abbiamo quindi chiesto a Todaro maggiori dettagli.

“Tra molti cittadini circolavano dubbi, arrivati anche alle nostre orecchie, per cui abbiamo rivolto agli altri due candidati alcune domande per far chiarezza.
Abbiamo così chiesto a Donadel se sapesse che uno dei candidati della sua lista è contoterzista che per conto dell’allevamento Suinal lavora i terreni destinati a spandere i liquami di maiali, da cui si diffonde quella puzza che da due anni ha mobilitato i cittadini di Musestre, Bagaggiolo, Ca’ Tron, S. Cipriano.
Donadel ha confermato la cosa, ma chiuso lì la questione, lasciando quindi nei cittadini il dubbio su un possibile conflitto di interessi in capo a quel candidato.
Quando infatti egli un giorno sarà chiamato a votare in Comune contro Suinal, la ‘promessa elettorale ambientale’ della Lista Donadel potrà mai garantire che quel contoterzista voterà nell’interesse pubblico dei cittadini che da anni si battono contro Suinal, anziché nel proprio personale interesse economico di continuare a guadagnare e lavorare per quella azienda?
Alcuni abitanti vicino al palazzetto dello sport dove si teneva il confronto ci avevano inoltre segnalato la puzza proveniente dalla locale porcilaia Smaniotto di via Pantiera, puzza che peraltro si sentiva anche quella sera.
Abbiamo quindi detto che il nostro programma elettorale di tutelare i cittadini dai disagi causati da ogni porcilaia del territorio non avrebbe fatto sconti a nessuno, neppure se fosse stata scoperta una qualche parentela tra il candidato sindaco Marco Donadel e la compagna del titolare Smaniotto, portante anche lei il cognome Donadel.
Donadel ha risposto che ‘a Roncade’ l’unica sua parente è la sorella, ma ciò non ha fugato i dubbi dei cittadini, dato che la compagna del titolare della porcilaia parrebbe ora vivere a Treviso e non a Roncade.
Abbiamo poi chiesto a Donadel perché nel suo programma manchi una presa di posizione chiara contro porcilaie e allevamenti intensivi, avendo solo rinvenuto una ‘laconica’ promessa elettorale di ‘preservare il territorio dall’insediamento ed ampliamento di iniziative economiche insalubri’.
Donadel non ha risposto, limitandosi a ripetere il testo di una promessa elettorale che appunto aveva fatto sorgere dubbi nei cittadini.
Dubbi legittimi soprattutto dopo aver saputo che alla seduta del Consiglio comunale di Roncade n. 17 del 16 aprile 2024 ben cinque candidati della Lista Donadel si erano rifiutati di votare una delibera che tutela il territorio vicino al Parco Sile vietando l’insediamento di nuovi allevamenti e l’ampliamento-trasformazione di quelli esistenti in intensivi.
La partecipazione al Consiglio comunale era un’occasione unica per dimostrare come alle promesse elettorali devono seguire fatti ! ma è accaduto l’esatto contrario e, scaricando dal sito del Comune la delibera comunale n. 17 del 16.4.24, si conosceranno i nomi dei due candidati di Lista Donadel che non si sono presentati alla seduta consiliare e i nomi degli altri tre che invece si sono presentati rifiutandosi però di votare una misura che tutela il nostro territorio!”

“Alla Lista Moro abbiamo chiesto invece di fugare dubbi dei cittadini sulle recenti ‘piste’ ciclabili di Via Roma delimitate da striscia gialla, che però rendono tutti i posti auto inaccessibili perché per legge le ‘piste’ sono riservate solo al transito delle bici e non possono essere attraversate da nessun autoveicolo neppure per parcheggiare nei posti auto laterali (Decreto 30.11.1999 n. 557 Ministero dei Lavori Pubblici, articolo 6 comma 2 b).
Data la gravità di tale errore (perché i veicoli che quotidianamente attraversano le piste per parcheggiare nei posto laterali commettono ogni volta una violazione del Codice della Strada), abbiamo chiesto perché non fossero state realizzate ‘corsie’ (non piste) ciclabili delimitate da striscia bianca che l’articolo 3 comma 12-bis del Codice della Strada prevede possano essere attraversate dagli autoveicoli per effettuare la sosta negli stalli laterali.
La risposta dell’assessore uscente Moro è stata che quella progettualità aveva avuto un premio dalla Regione, lasciando quindi nei cittadini tutti i dubbi.
Come pure non sono stati risolti dalla candidata Moro i dubbi sulla messa a norma delle nuove corsie delle auto che sono state ridotte ad una larghezza di appena 2 metri e 75 cm. Infatti le nuove norme del CdS (art. 148 comma 3 bis) imporranno alle auto di tenersi ad una distanza di almeno 1 metro e mezzo dalle bici in fase di sorpasso, sì che le auto in via Roma dovranno stare distanti dalle piste ciclabili almeno 1 metro e mezzo e quindi la corsia auto, riducendosi ad 1 metro e 25 cm, consentirà di fatto il solo passaggio delle ‘mini-car’.
In sintesi tutte le nostre domande tecniche non hanno ottenuto risposta ed i legittimi dubbi dei cittadini sono rimasti tutti”.


NOTA: Il testo sopra riportato corrisponde ad un documento inviato da Vincenzo Todaro ed integralmente riportato per dovere di cronaca. Pertanto non vi è responsabilità sui contenuti da parte della direzione di Roncade.it.