Dieci domande per i candidati

5 – Allevamenti intensivi

Un altro fronte aperto di recente tra l’amministrazione comunale ed operatori economici locali riguarda progetti di ampliamento di allevamenti di suini in aree ritenute invece di grande interesse ambientale e nelle cui vicinanze risiedono abitanti ed attività produttive preoccupati degli odori che si teme sarebbero generati.
La prossima amministrazione dovrebbe mantenere la linea attuale?


MARCO DONADEL

Così riporta il paragrafo 6.5 – pag. 18 -del nostro Programma: “L’ Amministrazione comunale si impegna a salvaguardare l’interesse pubblico e dei cittadini preservando il territorio dall’insediamento ed ampliamento di iniziative economiche insalubri e/o ambientalmente impattanti”.
La nostra posizione, quindi, è rivolta chiaramente verso la tutela del benessere e dell’interesse di tutti i residenti. Nel momento in cui si dovessero prospettare iniziative di insediamento od ampliamento da parte di Aziende classificate insalubri o di allevamenti di vario tipo, che possano portare disagi, degrado all’ambiente o altresì che possano ledere gli interessi dei cittadini, noi ci dimostreremo fortemente contrari.

VINCENZO TODARO

E’ ormai nota a tutta la cittadinanza l’azione contro tali tipi di allevamenti-Industrie Insalubri svolta dai Candidati della Nostra Lista Civica, come è nota l’alta loro professionalità tecnica
nell’affrontare tali problematiche, dimostrata da ben 25 anni di azione sul territorio, già da quando impedì anche con ricorsi al TAR la realizzazione della mega-discarica che doveva ricevere i rifiuti di Napoli e dintorni. Peraltro il timore è che il problema degli allevamenti intensivi non riguardi una singola frazione, ma più zone del territorio roncadese e perfino il centro cittadino.

VIVIANE MORO

Assolutamente sì, una linea che non vuole essere preclusiva nei confronti di qualcuno o di qualche attività produttiva bensì rispettosa degli interessi collettivi e degli insediamenti residenziali che negli anni si sono sviluppati. È necessario, quindi, continuare nell’azione di contrasto all’insediamento o ampliamento di industrie insalubri di I e II classe quando si inseriscono in aree abitate e di pregio dal punto di vista agricolo e ambientale; e mantenere, nell’esame delle varianti urbanistiche, la massima attenzione verso gli insediamenti proposti affinché gli stessi rispondano a criteri di sostenibilità ambientale. Da qui l’importanza di un’attenta valutazione degli studi di impatto ambientale a corredo dei progetti, soprattutto in relazione alle possibili criticità legate alle emissioni odorigene, alle modalità di gestione delle acque di processo, alla movimentazione di effluenti zootecnici su strada, ai luoghi di loro distribuzione, al paesaggio e agli impatti cumulativi con altri impianti o rispetto a diverse tipologie di attività economiche nella zona.