Amazon e Celestina V. Il maxi polo passa ma il sindaco non vota

Passa in Consiglio comunale il progetto per la realizzazione del maxi polo Amazon, forse il più grande investimento privato degli ultimi 10 anni sul suolo roncadese, ma il sindaco non lo vota.
Non si esprime né pro, né contro, né si astiene. Esce dall’aula a causa, ufficialmente, di un malessere tanto improvviso quanto acuto che non le permette di resistere altri 60 secondi, il tempo di alzare le mani e di contarle.

Ieri sera è andata così.
Dopo un’ora abbondante di descrizioni e discussione sull’insediamento, di cui sotto sono ricordate le caratteristiche, il primo cittadino, Pieranna Zottarelli, sospende la seduta per cinque minuti per dar modo di verificare a ciascuno dei presenti, secondo coscienza, se vi siano interessi diretti o indiretti, per parentele fino al quarto grado, che all’operazione possano essere collegati.

Al rientro, momento per le dichiarazioni di voto, Zottarelli cede la presidenza al vicesindaco, Sergio Leonardi, ed esce. Leonardi, interrogato dai consiglieri della Lega sulle ragioni della decisione di Zottarelli, risponde soltanto di aver ricevuto da lei la richiesta di presiedere l’assemblea. Non dice che Zottarelli non si sente bene.
A chiedere una sospensione a questo punto sono i tre consiglieri di opposizione, Roberto Silvestri, Marco Donadel e Boris Cagnin.
Nella dichiarazione di voto che segue hanno davanti Zottarelli, rientrata in aula con un bicchiere d’acqua in mano, accennando ad uno strascico di influenza.

Silvestri le chiede chiarimenti, intende sapere se la sua assenza debba in qualche modo essere interpretata come indicatore di conflitto di interesse.
Il sindaco risponde dicendo che lei è compatibile con il voto. Ma parla con voce flebile, lontana dal microfono, guardando in basso. Silvestri insiste, non è sicuro di aver capito. Lei rassicura in questo senso altre tre volte.
Ma la Lega non è convinta, pare sbigottita dal fatto che, dopo tre anni di serrati confronti e di limature sull’accordo con gli investitori privati, al momento topico il sindaco si ritiri nelle retrovie. Per non essere corresponsabili di qualcosa che ancora non comprendono bene, dicono i tre, preferiscono astenersi.
Zottarelli – Celestina V esce ancora dalla sala e torna Leonardi.
La maggioranza dichiara il proprio voto favorevole e alla fine sono undici si e tre astenuti.
Senza il sindaco.

Le domande sono diverse.

  1. Il progetto è noto da circa tre anni. Di tempo per riflettere su un possibile conflitto ciascun assessore e ciascun consigliere dovrebbe averne avuto a sufficienza e l’assenza di impedimenti di questo ordine è di norma conditio sine qua non in ogni delibera di questo genere. Perché la prima sospensione di cinque minuti con il richiamo esplicito a qualcosa di così ovvio?
  2. Perché Leonardi non dice subito che Zottarelli sta poco bene, chiudendo sul nascere le perplessità dell’opposizione?
  3. Perché, di fronte all’oggettiva importanza della questione, l’energica Zottarelli non trova la forza, dopo quasi due ore di lavori, di resistere un altro minuto?
  4. Se la sua scelta è un segnale rivolto a qualcuno, qual è il suo significato? Perché deve essere compreso da un ignoto destinatario e rimanere oscuro, invece, al primo “cliente” del sindaco che è la cittadinanza?
  5. Colleghi di giunta e consiglieri di maggioranza per necessità devono essere a conoscenza di questi aspetti e hanno un identico dovere di trasparenza verso la popolazione. Altrimenti, se il gesto di Zottarelli fosse imprevisto e a loro non spiegato, saremmo sulla soglia di una crisi. Chi fra essi, evitando di rendere noto agli elettori quanto è accaduto, avrebbe uno sguardo abbastanza limpido per presentarsi in una lista alla prossima tornata elettorale?
  6. L’opposizione si accontenterà di aver (meritoriamente) sollevato la questione in assemblea o almeno in questo caso, in cinque anni di piccolo cabotaggio, approfitterà dell’incidente per comunicare per davvero il proprio punto di vista alla pubblica opinione?
  7. Infine: non è che invece intorno ad Amazon ci sia uno scacchiere con troppe pedine che si condizionano a vicenda e alla fine un silenzioso stallo sia il quadro che conviene a tutti (dentro e fuori il Consiglio)? Pure Celestino V è stato fatto santo …

    Se quella del sindaco non è stata solo vera influenza e se queste riflessioni non sono tutta paranoia, ogni tentativo di risposta è il benvenuto.

Via libera al nuovo maxi-polo Amazon in Veneto

Sarà realizzato a Roncade su un’area di 230mila metri superficie

(ANSA) – RONCADE, 27 DIC – È stato approvato questa sera dal consiglio comunale di Roncade (Treviso), in via definitiva, il progetto di realizzazione di un nuovo centro logistico di Amazon al margine del territorio comunale e al confine con il Veneziano, su una superficie di 230 mila metri quadrati a ridosso del casello autostradale di Meolo della A4. L’area è inoltre in connessione con la strada regionale n.89 “Treviso – Mare”. Il progetto era stato presentato dai proponenti nel 2020. La costruzione, per 60 mila metri quadrati coperti, avrà una lunghezza di oltre 300 metri per una larghezza di 190 ed un’altezza massima di 20 metri. L’intervento prevede opere di compensazione per 1 milione di euro oltre a contributi in perequazione a vario titolo per circa 4,6 milioni. Lo stabilimento sarà dotato di una copertura fotovoltaica tale da permettere l’autosufficienza energetica, di oltre 1.100 posti auto (molti dotati di colonnine ricarica) e prevede un’occupazione di punta fino a 900 addetti per ciascuno dei tre turni di lavoro. Il movimento di mezzi pesanti da e per il polo sarà di 300 unità al giorno nei periodi di massima attività. La struttura di Amazon sarà dedicata allo scambio di materiale tra i camion – sostanzialmente convogliati dalla autostrada – ed il magazzino e non come punto dal quale diramare le consegne dei pacchi al domicilio dei singoli clienti finali. Per gestire eventuali momenti di criticità sulla rete viaria della zona la società impiegherà la figura del “mobility manager”, tenendo anche presente che il casello autostradale coincide di fatto con la porta d’accesso alla progettata “Via del Mare”, superstrada a pedaggio con cui dovrebbe realizzarsi nei prossimi anni il collegamento con Jesolo. (ANSA).

V10-GM/ – 2023-12-27 22:12