Dgr famiglie fragili, un’inconsistente zaiata

Gentile direttore,

volevo porre la tua attenzione, alla luce della “divinizzazione” fatta nel Veneto della giunta e del suo presidente, su alcune considerazioni, circa le modalità di come viene trattato il sociale nella nostra regione.

Il Dgr 1240/2022, sulla base di quanto stabilito dalla legge regionale 20 del 2020, annunciava interventi economici di sostegno nei confronti delle “famiglie fragili”, distinguendo le stesse in tre categorie:

  • famiglie con orfani
  • famiglie monoparentali
  • famiglie numerose

La Regione Veneto veniva suddivisa in 21 Ambiti Territoriali Sociali (Ats) che non necessariamente rispettavano la dimensione della provincia. Nella provincia di Treviso sono tre (Asolo, Conegliano e Treviso)

Cominciamo con il dire che su 5.180.000 euro stanziati dalla regione per questo Dgr, 362.000 euro sono destinati agli Ats per funzioni e compiti amministrativi e di gestione, quindi già un quasi 7% veniva destinato agli apparati burocratici e non alle famiglie.

L’Ats Treviso, con capofila il comune di Treviso, poteva contare su un finanziamento di 423.931,20 euro, più 31.908,80 per funzioni e compiti amministrativi e di gestione. A Treviso gli apparati burocratici costano di più che nel resto della regione, il 7.5%

Ma veniamo alle famiglie. Sulla base dei dati 2020 le “famiglie fragili” riconosciute idonee erano 881.

Per l’anno 2022, quindi si fa riferimento all’ISEE 2021, a cui si riferisce il contributo. La situazione a Treviso è risultata la seguente:

Categoria


Domande presentate

Domande idonee

Domande finanziate

Percentuale domande finanziate
Domande finanziate Roncade
Famiglie con orfani96922729.31
Famiglie monoparen-tali54251821240.95
Famiglie numerose35835032191.710
Totali99696056058.816

Si consideri che il finanziamento, in oggetto, era un “una tantum” da un migliaio di euro al massimo, solo nelle famiglie di orfani vi erano finanziamenti anche di 2000 o 3000 euro.

Come si può evincere dallo specchietto, la quasi metà delle famiglie richiedenti non usufruirà, pur avendone i requisiti, di alcun contributo, eclatante la situazione delle famiglie con orfani.

Ovvero hai i requisiti, sei una famiglia fragile e con difficoltà, ti riconosco lo stato, ma non ho più soldi e quindi… ritenta sarai più fortunato

Aggiungiamo che la graduatoria viene stabilita sui seguenti parametri:

  • Fasce ISEE, massimo punti 40
  • Condizione socio-sanitaria, (presenza disabili, minori etc.) massimo punti 50
  • Residenza nel Vento, (da quanti anni risiedi nella regione) massimo  punti 10

Ovviamente il punteggio finale è il punteggio totale e non il singolo per parametri.

Questo e solo un esempio, vogliamo parlare di borse di studio, di rimborsi per trasporti etc.

Se a questo aggiungiamo che la tanto decantata, a livello nazionale, “Dedicata a te”, carta di circa 380 euro che doveva aiutare le famiglie in difficoltà, è arrivata nelle mani di pochissimi italiani – e non si riesce a capire a quanti sia stata consegnata – anche qui per carenza di finanziamenti, ci rendiamo conto che il sociale in Italia è solamente uno slogan politico da sbandierare. 

Concludo che sono tutte “marchette politiche” da usare in occasione di elezioni. 

Queste considerazioni sono state inviate, oltre che all’assessore del comune di Roncade, anche all’assessore regionale, il primo correttamente e gentilmente ha risposto, il secondo “non pervenuto”. D’altra parte il famoso cartello “non parlate al conducente” in politica ha un senso.

Quindi, continuiamo a destra e manca ad inaugurare rotatorie, fabbriche, ospedali, che poi non sono ancora agibili (Treviso ?); il tutto a favore di telecamere e giornalisti (qualche volta fedelissimi e  “più realisti del Re”), in funzione del fatto, che a maggio/giugno del prossimo anno, ci sarà la tornata europea e qualcuno sta per spiccare il volo per Bruxelles/Strasburgo, proprio quei luoghi tanto contestati nel passato. 

Ma non meravigliamoci, visto che qualcuno ha la massima rivendicazione sulla costruzione del ponte sullo stretto di Messina… come sono lontani i tempi dell’autonomia o della secessione o di Roma ladrona.

In tutto ciò, le categorie più fragili e deboli, per far valere qualche diritto, sono costrette a districarsi in una giungla di leggi e leggine, norme e cavilli che i patronati a volte fanno fatica a conoscere e gli uffici preposti dei comuni, pur con tanta buona volontà, non riescono ad interpretare e far valere, il tutto si risolve nella lotteria evidenziata sopra; se hai fortuna prendi qualcosa, che per te è essenziale, altrimenti ti affidi al volontariato: alla Caritas, alla Comunità di Sant’Egidio, alla San Vincenzo, che… contrariamente al loro status, si sostituiscono al sociale pubblico, e per fortuna lo fanno, se non lo facessero, più di qualche famiglia sarebbe alla fame.

E per mancanza di tempo non parliamo del problema abitativo.

Mi scuso per la lunghezza, la mia è solo una provocazione a pensare ed a conoscere, perché dietro a questi numeri ci sono delle persone che hanno dei bisogno molto più concreti dell’affermazione politica

Saluti

Paolo Giacometti