“Vorremmo conoscere lo stato di avanzamento del proposito manifestato dall’amministrazione comunale di Roncade di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale contro la procedura con la quale la Regione Veneto intende assegnare la realizzazione ad un consorzio di imprese la gestione dell’ ‘Autostrada del Mare’ ”.
E’ l’istanza che rivolge il segretario del Circolo Pd di Roncade, Gabriele Porcellato, alla sindaca, Pieranna Zottarelli, alla quale si chiede se, come viene riportato dalla stampa locale relativamente ad iniziative sorte nel vicino comune di Meolo ad opera di comitati locali, l’attivazione della giustizia amministrativa possa avvenire in coordinamento con altre amministrazioni locali che insistono sull’asse della strada regionale n.89 “Treviso-Mare”. Cioè quella che, in base ai progetti di Palazzo Balbi, dovrebbe essere trasformata per 18 chilometri, da Meolo a Jesolo, in un tratto stradale a pagamento.
“Non ci si lasci distrarre dall’idea – ammonisce Porcellato – che per gli abitanti di quei Comuni, Roncade compreso, il transito sarebbe gratuito. In gioco c’è un principio di fondo sul quale ci sentiamo di non poter transigere, ossia il conferimento di un bene pubblico, appunto la Treviso-Mare, pagata con la fiscalità generale, ad una società privata il cui fine è, per sua natura, quello del profitto. Peraltro, in questo caso, con un rischio d’impresa molto attenuato grazie ad imbarazzanti garanzie di copertura pubblica delle eventuali perdite. Respingiamo infine in modo netto – conclude il segretario dei democratici roncadesi – anche il ragionamento sul quale insiste il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, secondo il quale la finanza di progetto sarebbe oggi l’unico strumento per poter realizzare opere pubbliche importanti quale l’Autostrada del Mare, un’infrastruttura concepita per sostenere un’economia turistico-ricettiva concentrata in un territorio ristretto e non in relazione con le aree attraversate dalla direttrice stessa.
Il Pd di Roncade ribadisce che l’unico modo per alleggerire il traffico estivo verso Jesolo in modo sostenibile, per le comunità a ridosso della Treviso-Mare e per l’ambiente, sia pensare e progettare una mobilità alternativa alla gomma per raggiungere il litorale. Il collegamento ferroviario risulta oggi la soluzione più auspicabile.”