Potrebbe non essere realizzato prima di due anni abbondanti il primo lotto delle opere di riqualificazione del centro di Biancade nel tratto compreso tra via D’Annunzio e via Bordone, lungo la strada provinciale n.116 che conduce a Spercenigo.
Si tratta dell’effetto di due normative che hanno consentito alle ditte a vario titolo collegate a Marchiol Spa, di Treviso, e impegnate nella costruzione del nuovo polo logistico sulla Treviso-Mare di posticipare gli interventi previsti sul territorio, in virtù dell’accordo di programma tra la società e il Comune, dapprima di tre anni (slittamento a causa della pandemia consentito da una legge di settembre 2020) e poi, ancora, di un altro anno (come indicato nella legge n.51 del maggio 2022 connessa alle ricadute della crisi in Ucraina).
Le operazioni di conclusione della nuova grande struttura a lato della strada regionale n.89, intanto, procedono rapidamente e l’immobile si avvia all’ultimazione.
Per compiere la prima parte delle opere sulla frazione di Biancade concordate con il Comune e ratificate dal Consiglio comunale il 30 aprile del 2015 il tempo massimo a disposizione si allunga al 3 giugno del 2025.
Nel frattempo la società ha comunque provveduto a realizzare “lavori di efficientamento energetico” nelle sedi municipali, ultimati nella primavera del 2020, e la pista ciclopedonale tra San Cipriano ed il cavalcavia sulla autostrada A4 a Musestre.
Va a questo proposito ricordato che le opere concordate avevano già ottenuto una proroga di 36 mesi – consentita dalle normative regionali che disciplinano gli accordi di programma e dalla stessa intesa tra le parti – riconosciuta dal Consiglio comunale il 4 aprile del 2019, dunque in tempi precedenti le circostanze (Covid e guerra) alla base dei successivi slittamenti.
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