Un secolo di scoutismo

Lo scoutismo a Roncade compie 100 anni ed è grande il fermento per l’organizzazione dei festeggiamenti.

Ci sono documenti che provano l’attività a partire dal 1920 ma l’atto ufficiale che attesta la nascita del gruppo roncadese, allora esclusivamente maschile, è datato 21 luglio 1923.
Non si dovrà attendere però l’estate per le iniziative organizzate sul territorio.

Innanzitutto è stato bandito un concorso per il nuovo logo del centenario. Hanno potuto partecipare tutti gli iscritti e domenica prossima verrà premiato il miglior disegno di ogni branca (cioè ogni unità nella quale sono divisi gli scout: coccinelle/lupetti, esploratori/guide, rover/scolte).
Dopo la messa nell’arcipretale del capoluogo, si farà “quadrato” e si terranno le premiazioni. Il logo sarà composto da un ritaglio del miglior disegno di ogni branca.

Domenica 5 marzo si aprono anche i festeggiamenti veri e propri, riservati ancora solo agli iscritti.
Poi, dal 22 aprile, le iniziative verranno aperte al pubblico. Saranno organizzate serate di interviste e racconti degli scout più anziani (ci sarà anche l’ultimo scout della prima ora, Pietro Favero, 94enne) in chiesa vecchia a San Cipriano.
E il 15 luglio, a San Giacomo, tutta la comunità è invitata per il Grande Fuoco di Bivacco, con canti e animazione.
Sempre a San Giacomo, il 23 luglio, nella deliziosa chiesetta della frazione si terrà la messa e, di seguito, il pranzo nella struttura dove si svolge anche la sagra omonima.


Alcuni spazi ancora da individuare con certezza in centro a Roncade ospiteranno, da luglio a settembre, la mostra fotografica con le immagini d’epoca delle attività del gruppo.
L’antica bandiera scout roncadese, la Fiamma, è stata rinvenuta incredibilmente intatta nella soffitta della canonica e verrà esposta con orgoglio durante i festeggiamenti.
Oggi il gruppo, che si chiama Roncade 1 ma comprende anche soggetti di Casale sul Sile, conta 302 iscritti dai 9 ai 70 anni e oltre.

Silvia Castellan, portavoce e scout da quando Roncade 1 è stato aperto alle donne, nel 1986, si emoziona ancora quando spiega come lo scoutismo pervada chiunque entri a far parte della “famiglia”: “Se si è scout ci si porta dietro per tutta l’esistenza uno stile di vita che qualifica. Diventa un abito, non lo si smette mai, tanto che ci si individua dagli atteggiamenti, dal modo di ragionare e di proporci, anche se non ci si conosce. Oppure nel rivedersi, anche dopo 50 anni, si rivivono esattamente le stesse sensazioni e le atmosfere vissute insieme. Voglio ringraziare davvero tutta la grande squadra che ha reso possibili i festeggiamenti per questo traguardo fondamentale.”

Aldina Vincenzi

Da “Il Gazzettino di Treviso”, 4 marzo 2023