Ecco cos’altro ti dico, Roncade Wiva

“Più che arrabbiato sono infastidito. Perché devo sentirmi sotto scacco e rispondere via pec a cose fondate sul sentito dire? Chiunque mi può trovare in centro storico tutti i giorni e chiedermi qualsiasi cosa. Perché vuoi una pec? Metti forse in dubbio quello che ti posso dire a voce?”
Marco Donadel ha replicato in questi giorni in modo dettagliato alla discussa lettera ricevuta dall’associazione Roncade Wiva, sigla di rappresentanza di alcune decine di imprenditori del terziario, e oggi ripropone a favore di chi sia esterno all’ambiente del commercio cittadino gli argomenti toccati nella sua risposta.
Fermo restando, prosegue, “che a fare rumore per cento sono solo in due o tre e questo non va bene. Noi dobbiamo guardare a tutti i cittadini”.

Sindaco, andiamo per ordine. C’è una prima questione legata ad un’ipotesi di riproposizione della Piazza Longa
“L’ho detto diverse volte, non è nei programmi. Sarebbe costata 2,4 milioni dieci anni fa, significa 5 adesso. Per noi non esiste anche perché, indipendentemente da tutto, prima bisogna risolvere la situazione della viabilità. Non vedo via Roma chiusa ma con le auto che passano e che, in caso di eventi particolari, possa essere chiusa”.

Viabilità, appunto. Qual è il nodo più urgente?
“L’incrocio tra via Roma e via San Rocco. Vediamo tutti come anche nei giorni di mercato per i mezzi pubblici quello è un problema”

Ipotesi di soluzione?
“Ho chiesto a chi sta riqualificando l’area ex Menon di intavolare un dialogo con i vari proprietari dei vecchi edifici in quell’angolo. Se non si affronta quel tema qualsiasi ripensamento su via Roma sarà sempre provvisorio”.

Questione immancabile, i parcheggi. I commercianti dicono che siete in ritardo rispetto alle promesse della campagna elettorale
“Vero, ma intervenire prima non è stato possibile. Prima perché mancava una determina per regolarizzare gli stalli esistenti e poi, purtroppo, per la scomparsa del responsabile dell’ufficio tecnico, Alessandro Lillo. E’ stato necessario procedere ad un riordino e per due o tre mesi molte procedure hanno subito rallentamenti. Comunque un paio di settimane fa abbiamo approvato in giunta un progetto che era pronto da un bel po’”

In sintesi?
“Cancellazione della pista ciclabile a est e ripristino di parcheggi a spina di pesce e così ne recuperiamo 15, anche se un paio in piazza I maggio diventeranno in linea. La ciclovia sul lato opposto formerà un anello con un percorso sull’argine del Musestre. Anche qui ci è voluto del tempo per capire se il tratto sull’area dell’ex consorzio agrario (dietro Piazza Ziliotto) fosse praticabile o privato”.

Dischi orari e permessi residenti?
“Tempo massimo per tutti di 60 minuti. Negli ultimi mesi abbiamo dato un sacco di multe per il mancato rispetto dei tempi di sosta, molto spesso i vigili sono usciti su richiesta degli stessi negozianti. I permessi per i residenti sono troppi, 35 per 25 posti auto in via Roma. Tendenzialmente pensiamo di azzerarli tutti”.

Questa sarà la migliore delle piazze possibili?
“Non è certo la piazza che sogno: dovrebbe essere senza barriere architettoniche, con una pavimentazione diversa dall’asfalto, con lampioni più addossati agli edifici e senza colonnine per l’energia elettrica che costituiscono un intralcio. Diciamo che stiamo ponendo rimedio al caos che già c’è”.

Viabilità e parcheggi a parte, cosa c’è da mettere in bilancio in centro storico nei primi 13 mesi di amministrazione?
“In ordine sparso: luminarie apprezzate da tutti, luce nella piazza del municipio che andremo anche a riqualificare togliendo le ondulazioni, soprattutto per motivi di sicurezza. Un bel po’ di eventi che hanno visto il pienone, riordinate le aiuole, su cui prima c’erano quattro erbacce secche, sistemata con il corten la staccionata lungo il Musestre. Poi abbiamo un progetto prossimo di riqualificazione fronte castello e Parco Musestre, una ventina di videocamere da installare, quasi tutte nel centro storico…”

Quella contestazione di inerzia da parte di Roncade Wiva, allora, come se la spiega?
“Non la spiego nei toni e nei contenuti. Da quella associazione fino ad ora proposte concrete non ne abbiamo mai ricevute. Su Magna e Tasi, ad esempio, prima di lanciare l’evento abbiamo svolto due o tre riunioni con vari portatori di interesse e c’è sempre stato un loro rappresentante. Ma è sempre stata scena muta”.

Sembra che alcuni associati in questi giorni siano caduti dalle nuvole
“Sì, parlando con qualcuno di loro mi sono sentito dire ‘ma di quale lettera parli?’. Ma questo non solleva da responsabilità: se fai parte di un’associazione che si è scelta liberamente i suoi portavoce non vale dire ‘io non sapevo’. Per me quel documento è a firma di tutti”.