Vent’anni fa, alle elezioni regionali del 3 e 4 aprile 2005, a livello di singoli candidati, ad ottenere il maggior numero di preferenze personali a Roncade fu Renzo Bettiol (Lfv), con 284 voti.
Il candidato presidente della Regione Massimo Carraro, indicato da una composita lista di centrosinistra, “L’Unione”, superò per un soffio la coalizione di Giancarlo Galan, “Casa delle Libertà”, che comunque prevalse in Regione con il 50,58% contro il 42,35% così da confermare l’uscente presidente della Giunta.
Luca Zaia, fino ad allora presidente della Provincia di Treviso, divenne vicepresidente della Regione Veneto.

Uno sguardo ai risultati dei singoli partiti rivela però che quello più votato a Roncade fu il Progetto Nordest, lanciato dall’imprenditore Giorgio Panto, con il 23,8% dei consensi (realtà politica sparita di lì a poco con la scomparsa improvvisa del fondatore, nell’autunno del 2006).
La seconda sigla per voti ricevuti fu quella dell’Ulivo (17,95%), seguita da Lega (16,27%) e Forza Italia (14,89%), uniche insegne di allora ancora presenti sulla scena politica nazionale (se si escludono i Verdi ora aggregati nell’Alleanza Verdi e Sinistra).
L’area che con le dovute approssimazioni avrebbe potuto coincidere con l’attuale Fratelli d’Italia (Alleanza Nazionale – Msi) a Roncade non raggiunse il 4%.