Cento giorni? Facciamo 130

Cento giorni è un arco di tempo standard e banale.
E poi c’è stato agosto in mezzo, e poi c’è il bonus d’ambientamento.
E poi ci sono le minestre lasciate sul fuoco da quelli di prima che in qualche modo devono essere portate a cottura senza bruciarsi.
Facciamo 130 giorni, via.
Così siamo sicuri che non è ingeneroso guardare un po’ adesso il governo di Marco Donadel e tirare una riga provvisoria.

Consigli comunali convocati: tre. Ci può stare.

Delibere importanti firmate: un paio. L’estinzione anticipata di alcuni mutui e l’operazione sul bilancio consolidato della Fondazione Città di Roncade.
Rispetto al provvedimento sui risarcimenti ai commercianti di Biancade danneggiati dall’imprevisto prolungamento dei lavori di riqualificazione del centro, il giudizio è sospeso. Primo perché ricalca un’idea annunciata dal sindaco precedente, secondo perché ad oggi non ci è stato ancora detto quanti abbiano fatto richiesta del contributo alla data di scadenza del 17 settembre.

Altri indirizzi assunti: il rinvio della sistemazione della rete idraulica di via Roma, che si sostiene essere in discreta salute.
L’avvio del piano dei parcheggi, interlocuzioni con Atvo e Mom per rimuovere le assurdità storiche che contraddistinguono il trasporto pubblico di Roncade.

Effetto macroscopico intanto conseguito: magico appianamento di ogni affanno economico accusato da negozianti ed esercenti di via Roma la scorsa primavera. Con le perdite di ricavi allora dichiarate molti sarebbero già in default, invece non è successo nulla e, anzi, si preannunciano nuove aperture. Anche questo è da spiegare.

Incognite: sono diverse, ne citiamo una. Ricordate il “ddl concorrenza” a proposito di plateatici? Dopo un paio di proroghe le norme semplificatorie scadranno il 31 dicembre prossimo.
Forse è ora di mettere mano al disordine oggettivo che c’è, con licenze concesse e autoconcesse che danno l’idea di una sostanziale arbitrarietà nell’allestimento dei dehors. I quali, va ricordato, insistono su suolo pubblico e il suolo pubblico non dovrebbe essere gratis, specie se, nel frattempo, la “spritz economy” è gagliardamente decollata.

Imbarazzi: un peccato originale nella scelta degli assessori. Per meglio dire, nell’esclusione di uno che non l’ha presa bene. Abbiamo già detto che questo è un guaio con cui ogni sindaco nuovo o rinnovato deve fare i conti, il collega che fa il grugno e dice io non gioco più c’è quasi sempre.
Di solito però, sbollita l’ira, sopraggiunge in breve la consapevolezza che l’amministrazione non è un gioco e il Consiglio comunale non è una squadra di calcetto dalla quale puoi assentarti a piacimento.
Perciò adesso ci sono solo due opzioni: o Marco Lovisetto lascia il suo posto al primo dei non eletti, o arriva un comunicato in cui lui e Donadel sostengono di essere sempre andati d’accordo e che litigi e parole grosse di cui si racconta sono solo fake. Che se c’è stato qualche attrito è solo per malintesi e che i chiarimenti hanno portato ad una riconciliazione completa e padanamente granitica come sempre.
Siamo disposti ad accettarlo e a crederci, la politica è anche questo.

Di non accettabile, qualora fosse stata accarezzata questa ipotesi, sarebbe però l’assegnazione del ruolo di presidente del Consiglio comunale a qualcuno che del Consiglio comunale, come istituzione, ha una concezione talmente bassa da assentarsi già dal giorno dell’insediamento, e dell’elettorato un’idea così strumentale da rimanere assolutamente indifferente a 315 cittadini che il suo nome sulle rispettive schede lo hanno fiduciosamente scritto.

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20 ottobre 2024

Buongiorno direttore, tra le cose fatte, bisogna dare atto che, sembra, siano riusciti a sbloccare anche la situazione di Biancade.

Sembra, ma è tutto da verificare, che ci siano stati problemi a pagare una tranche dei lavori.

Infatti, per un periodo, l’ impressione dei  residenti era che gli operai venissero pagati per non lavorare.

Poi, improvvisamente, si è mosso qualcosa e hai visto la celerità nel farli, tant’è vero che quando sono state fatte delle domande a degli operatori, ne è arrivato un altro che li ha rimessi al lavoro adducendo a delle possibili penali.

Vedremo e speriamo per il meglio.

Alina Scomparin