Donadel ai commercianti, “non ci si comporta così”

“Non posso nascondere il mio disappunto per il tono perentorio utilizzato, che non aiuta a costruire quel clima collaborativo cui dovrebbero ispirarsi i reciproci rapporti. Non è certo questo il mio modo di intendere le relazioni con la cittadinanza”.
Inizia così il documento con cui il sindaco di Roncade, Marco Donadel, ha risposto alla lettera ricevuta qualche giorno prima dall’associazione dei commercianti “Roncade Wiva” nella quale veniva lamentata la lentezza dell’amministrazione comunale nel gestire alcuni temi presenti nei programmi elettorali.
Nella stessa missiva, i firmatari avevano posto in rilievo la figura di “un assessore che ad oggi risulta totalmente assente anche nelle situazioni di criticità”, argomento al quale Donadel ha replicato precisando che, al contrario; “egli (Roberto Silvestri, ndr) è sempre stato presente agli incontri organizzativi degli eventi e disponibile al dialogo”.

Al di là del merito dei singoli temi posti sul tavolo c’è una questione preliminare.

Il dialogo con le istituzioni, è il senso dell’incipit del sindaco, è connotato a qualsiasi livello da una particolare grammatica. Un’istituzione è tale perché, come nel caso di un Comune, è al servizio di più parti sociali oltre che di singoli cittadini, e il modo di interloquire non può essere connotato dall’uso di verbi come “esigere” né da pretese di informazioni da fornire entro precisi termini temporali e attraverso canali dettati da chi pone le istanze (in questo caso la posta elettronica certificata).
Figuriamoci un simile metodo, se sdoganato ed elevato a uso comune, a cosa potrebbe portare.

In definitiva, trasformare la parte istituzionale da interlocutore con cui collaborare a controparte antagonista – fino a qualificare un assessore come una persona che eluda il proprio compito – è un errore sotto ogni punto di vista. Non ci vuole molto a capirlo.
Sorprende perciò che una classe imprenditoriale evoluta, colta, in alcuni casi storica e comunque fino ad oggi sempre signorile, come quella del commercio roncadese, abbia inteso – tutta intera o quasi – muovere un’azione così aspra e frontale verso il governo cittadino.