Mensa, cartellino giallo ai leoni da tastiera

Poteva accadere e per fortuna finora è solo un cartellino giallo: passino le reazioni sgangherate per lo sconcerto dei primi giorni ma quando è troppo è troppo.
Chi si sia lasciato andare in questi ultimi due mesi a dichiarazioni sui social relativi alla vicenda dei famosi “vermetti” del 27 febbraio sui maccheroni di San Cipriano, con relative “osservazioni” sull’azienda fornitrice, ha ricevuto un formale altolà.
Cioè una diffida inviata per e-mail dallo studio legale di Milano incaricato dalla stessa società appaltatrice.
Vuol dire: “vi teniamo d’occhio, siamo un tantino stanchi di affermazioni diffamatorie e l’incontro in municipio del 16 aprile ha posto la parola fine dato che, rispetto all’episodio, è stato spiegato come da parte nostra non vi siano responsabilità”.

Vermetti a parte, il messaggio è che non saranno più tollerati anche collegamenti mai accertati tra il cibo della mensa e malesseri lamentati dai ragazzi, oltre a contestazioni sulla qualità del servizio a tutto tondo. I setacci dei controlli sono stati resi più fitti e le possibilità di “incidenti” nella cottura, nel trasporto e nella somministrazione, secondo i responsabili ora sono ridotte sostanzialmente a zero.
Basterà, tutto questo, a scongiurare la rescissione anzitempo del contratto, utilizzando formule corrette che consulenti legali del Comune starebbero cercando di individuare?
Per il prossimo settembre la tempesta di febbraio si sarà placata?

A margine, va ricordato però come il caso dei vermetti sia stato classificato da molti come “la goccia che fa traboccare il vaso”, ossia solo l’ultimo episodio in una stratificazione di lagnanze registrate dopo il cambio di incarico nella gestione della mensa (temperatura inadeguata, sapore sgradevole, frutta ammaccata etc.)
Eppure – fatto curiosissimo – in base a quanto si legge in un giornalino della scuola pubblicato proprio a febbraio, la soddisfazione dei “ragazzi di quinta” sembrava convinta e palpabile. Com’è che in una settimana si è passati dall’entusiasmo alla richiesta di siluramento?
Ecco l’articolo scritto dagli stessi studenti: