La giunta comunale di Roncade ha deliberato di conferire “nelle forme e nei modi di cui al vigente Codice dei Contratti, di un incarico professionale per un supporto legale volto ad accertare eventuali profili di inadempimento contrattuale da parte dell’operatore economico aggiudicatario del servizio di ristorazione scolastica e fornitura pasti per utenti del servizio di assistenza domiciliare e dei rimedi conseguentemente esperibili dall’Amministrazione qualora quest’ipotesi risultasse fondata, con l’unica finalità di attivare la massima tutela per il Comune di Roncade”.
Tradotto: per verificare se ci siano gli estremi per rescindere il rapporto con l’azienda responsabile della mensa scolastica occorre attendere il parere di un avvocato esperto in materia.
Non si può dunque agire senza una ragionevole certezza di essere dalla parte della ragione, soprattutto per evitare il rischio di ricorsi e ulteriori uscite per le casse cittadine per sostenere altri contenziosi legali e/o eventuali risarcimenti.
Tutto ciò, si legge nella delibera n. 46 del 26 marzo scorso, “considerata la complessità e la delicatezza della situazione che si è venuta recentemente a creare in relazione ai disagi verificatisi presso alcuni istituti scolastici del territorio e tenuto altresì conto degli interventi sino ad ora posti in essere dall’Amministrazione per dare tempestiva risposta alle istanze e alle preoccupazioni dei cittadini”.
E tenuto conto, infine, del “considerevole valore contrattuale residuo dell’appalto di cui trattasi, la scadenza non prossima dello stesso (il che significa: attenzione alle penali che il Comune potrebbe dover pagare), oltreché la complessità della disciplina vigente in materia di appalti”.
La morale è: il quadro non è affatto semplice e dunque non esistono soluzioni semplici. Chi in questi giorni lamenta il trascorrere del tempo senza risposte da parte dell’amministrazione cittadina non può non tenere conto di regole che certamente dal Comune non dipendono.