Panevin, occhio all’Arpav

Anche a Roncade, come per il resto del Veneto, il panevin lo si potrà accendere solo se il bollettino dell’Arpav lo consentirà.
Pure quest’anno le regole comunali che disciplinano lo svolgimento dei tradizionali riti dell’Epifania rimandano alle limitazioni poste dall’Agenzia regionale per l’ambiente collegate alla qualità dell’aria, in ogni caso non consentendo più di una pira per ciascuna delle sei frazioni.

Sono rigorose anche le dimensioni massime imposte, pari a due metri di diametro per due di altezza, con cataste composte esclusivamente da legno vergine e ramaglie secche e prive di foglie.
Il falò, infine, non potrà bruciare per più di un’ora e dovrà essere estinto con acqua. Una volta raffreddati i residui della combustione dovranno essere smaltiti entro il giorno successivo, tenendo conto che le uniche date utili per i panevin sono il 5 ed il 6 gennaio.

Condizione necessaria, comunque, è che il livello di allerta PM10 alla data del 3 gennaio sia verde, e che tale rimanga anche nei due giorni successivi.
Nel caso di peggioramento (arancio o rosso), il panevin non potrà essere acceso.
Le violazioni potrebbero essere punite con sanzioni comprese tra i 25 ed i 500 euro
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