Radio e gossip a Roncade

Il 6 ottobre del 1924, un secolo fa, le trasmissioni radiofoniche debuttarono ufficialmente, dopo alcuni anni di sperimentazione, nella storia dei media italiani.
Di lì a pochi anni gli apparecchi radioriceventi si diffusero capillarmente su tutto il territorio nazionale e la semplicità tecnologica degli strumenti consentì praticamente a chiunque di adoperarli o, addirittura, con il sistema essenziale della “radio a galena”, di costruirsi il ricevitore in casa con una spesa modestissima.

A Roncade a montare apparecchi radiofonici fu per primo Vittorio Lorenzon, già esperto riparatore, che, negli anni ’40, iniziò a commissionare ad un falegname di Biancade i mobili entro i quali inserire i suoi circuiti.
Aumentando il numero di clienti, Lorenzon propose a Luigi Menon, uno dei titolari delle omonime officine, di creare una divisione interna per la realizzazione in serie delle radio.
Qui, però, subentra una storia a cavallo tra l’aneddoto e la leggenda: l’industriale avrebbe subordinato la sottoscrizione dell’accordo con Lorenzon ad un suo fidanzamento con la figlia Carla, ancora nubile e già, per l’epoca, “avanti con l’età”.

Ma Vittorio era già legato sentimentalmente a Carmen, una ragazza di Oriago di Mira, nel Veneziano, e perciò il business sfumò sul nascere.
Per chi si fosse nel frattempo preoccupato, va detto che Carla non rimase comunque zitella perché qualche tempo dopo convolò a nozze con Luciano, imprenditore vetraio di Murano.

La fotografia qui riportata è stata scattata all’incirca in quegli anni.
Il gruppo di bambini roncadesi è raccolto attorno ad una radio prodotta dalla “Unda”, azienda di Dobbiaco poi trasferita a Como e quindi rilevata dalla Cge.

Nell’immagine sono stati riconosciuti, da sinistra a destra, in piedi, Dorina Zanotto, Fernanda Lorenzon, Carlo Cervellin, Giuseppe Anselmi, Antonio Lorenzon, Carnio (?), Federico Vianello, Aldo Lorenzon, Vanda Paro.
Sedute ci sono Tina Andreazza, Lucia Andreazza (nell’automobile a pedali), Elena Lorenzon, Anna Lorenzon, Edda Andreazza, Beppina Anselmi, Dina Guerretta.