Dieci domande per i candidati

4 – Caro locazioni commerciali

Un fenomeno ormai radicato da molti anni a Roncade è quello delle difficoltà nell’avvio di esercizi commerciali a causa di canoni d’affitto elevati, praticati da pochi proprietari nelle cui mani è concentrata la maggior parte dei locali utilizzabili. Non si contano i casi di imprenditori i quali hanno riabbassato le serrande dopo pochi anni perché nell’impossibilità di ottenere sufficienti livelli di profitto.
A vostro giudizio ci sono margini per intervenire su una materia come questa, per sua natura governata dalle regole del libero mercato?


MARCO DONADEL

A nostro modo di vedere ci sono margini per agire operandoci per ridurre l’IMU, considerando che la normativa consente all’Amministrazione comunale di applicare un parametro attribuibile al calcolo della stessa compreso tra 0 e 1,6 %. L’obiettivo è quindi di portarlo a 0, per favorire i proprietari dei locali che, conseguentemente, si dovranno impegnare ad abbassare gli affitti, dando la possibilità anche a giovani imprenditori di potersi insediare all’interno della nostra città, facendo rivivere il centro e le frazioni.
Non dimentichiamo che questo intervento andrà a collegarsi a tutte quelle iniziative che siamo intenzionati a portare con sistematicità nel nostro territorio (eventi culturali, enogastronomici o altro), che permetteranno alla città di poter rivivere, dando modo nel contempo agli esercizi commerciali di rivitalizzarsi.

VINCENZO TODARO

Con la creazione dello Sportello del Cittadino, il Comune potrà portare a cittadini e attività soluzioni diversificate come antidoto alla desertificazione commerciale, come ad es. la erogazione di contributi alle nuove attività per i primi mesi come forma di aiuto per l’apertura di nuovi negozi, la predisposizione di Convenzioni tra Comune e associazioni di categoria aventi per oggetto contratti di locazione commerciale beneficianti della cd. cedolare secca, l’assistenza alle attività per accedere a fondi europei ed altre forme di aiuto all’impresa.
Il Comune dovrebbe poi creare i presupposti affinché nei centri cittadini si investa in nuove attività commerciali senza il rischio che l’Arsenale torni a far loro concorrenza: la nostra Lista Civica infatti ha in corso ufficiose trattative con prestigiose aziende del territorio per trasformare l’Arsenale in un PALA…….. che avrà il nome dell’azienda, sulla falsariga di PalaGeox di Padova che con i suoi spettacoli porta nella casse del comune circa 85 milioni di euro l’anno.

VIVIANE MORO

I margini per intervenire su questo fronte non sono molto ampi ma è possibile incidere anche a livello locale strutturando una risposta su due livelli. Il primo è quello di contribuire a rendere maggiormente profittevoli i ricavi delle attività imprenditoriali dando seguito a progettualità già intraprese come il “Distretto Urbano del Commercio”, risultato beneficiario di un finanziamento di circa 208mila euro, perché, allargando la partecipazione al Distretto fra tutti gli esercizi commerciali roncadesi, è possibile ridare linfa vitale anche alle attività di vicinato. Sul lato costi bisogna intervenire sulla leva fiscale con esenzioni/riduzioni su tasse locali per rendere maggiormente conveniente per il privato affittare applicando canoni d’affitto ragionevoli anziché tenere gli immobili sfitti. Bisogna però essere coscienti che le possibilità per i Comuni di incidere in maniera importante su questa leva sono molto ristrette e lo diventeranno ancora di più con la nuova disciplina relativa alle aliquote IMU allo studio del Governo.