House Show fa 100.
Dal primo evento, il 25 febbraio 2012, la rassegna di eventi di cultura, spettacolo, arte e informazioni in senso ampio in una casa privata di Roncade raggiungerà, sabato 27 gennaio, il suo centesimo appuntamento.
Nel salotto e nel giardino di via Roma 56, con cadenza generalmente mensile (al netto dell’interruzione per Covid), si sono avvicendate figure di tutti i tipi: musicisti, attori, scrittori, poeti, fotografi, fumettisti, pittori, architetti, storici dell’arte, viaggiatori e si potrebbe continuare, un set di più di 200 protagonisti con 3.500 spettatori complessivi.
La rassegna è tra i più longevi e costanti progetti, peraltro ad ingresso libero, messi a disposizione del pubblico nella storia di Roncade.
L’esperienza può dimostrare che è possibile far incrociare l’offerta di produttori di arte e cultura a vario titolo con una domanda di intrattenimento consapevole molto diffusa, sfruttando moltissimi potenziali spazi privati – le abitazioni di singoli residenti – ed evitando le complesse ed onerose incombenze di ordine burocratico necessarie, invece, in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Dalle proposte di House Show, infatti, altre iniziative in più parti del territorio veneto hanno preso ispirazione generando, con una contaminazione reciproca, un circuito di appuntamenti mediamente di buona qualità e consentendo anche ad artisti nascenti di trovare un primo pubblico attento dal quale attingere consigli, osservazioni e, non di rado, nuovi inviti.
Nulla di nuovo, in realtà. In secoli precedenti la televisione l’abitudine al teatro nei salotti era diffuso un po’ in tutte le grandi città europee, ovviamente Venezia tra queste.
La domanda che può sorgere è quanto sia impegnativo promuovere serate di questo genere. La risposta può sintetizzarsi nella osservazione che chiunque organizzi una festa di compleanno in casa per un bambino affronta certamente sforzi di gran lunga superiori, e con questo abbiamo detto tutto.
L’appuntamento numero 100 di House Show si intitola “Di mamma ce n’è una sola” ed è un divertente monologo in dialetto veneto dell’attrice trevigiana Lorena Daldin, per la regia di Vasco Mirandola.
A questo link è possibile prelevare l’elenco dei precedenti 99 appuntamenti.