“Sull’autostrada del mare ribadisco tutte le mie perplessità e mi chiedo se i sindaci del Trevigiano, che oggi prefigurano un ricorso al Tribunale amministrativo regionale, non si allertino un po’ in ritardo rispetto ad un progetto sul tavolo regionale già da molto tempo, ed ereditato addirittura dall’ultima amministrazione di Giancarlo Galan”.
E’ la riflessione che il segretario del Pd di Roncade, Gabriele Porcellato, affida ad una nota all’indomani della notizia dell’avvenuta aggiudicazione della realizzazione e gestione dell’opera al consorzio Sis.
Benché rimasto congelato a lungo a causa, prima, delle inchieste giudiziarie sui precedenti promotori dell’opera e, successivamente, dalla pandemia da Covid 19, fa presente Porcellato, il progetto non è mai stato accantonato del tutto e per questo sarebbe stata opportuna una sorveglianza più attenta da parte delle amministrazioni comunali a vario titolo coinvolte.
Il dubbio ulteriore riguarda l’assetto economico dell’impresa. L’autostrada del Mare non è la Pedemontana Veneta, la cui fruizione è costante su tutto l’arco dell’anno, ma un’arteria destinata in via pressoché esclusiva a servire i pendolari delle spiagge, dunque un’utenza pagante concentrata solo nei mesi estivi.
Basteranno questi incassi a garantire risultati a Sis, è in sostanza la domanda, o è moralmente accettabile che le perdite debbano essere ripianate da risorse pubbliche?