Dialogo alle 7,30 del mattino con un insegnante sceso dall’auto per comperare le sigarette
Buongiorno. Caffè?
No, grazie. Oggi ho bisogno di tutta la calma possibile
Esami di terza media. Ma… sono i commissari delle superiori che danno forfait a decine. E’ un lavoro così pesante?
Pesante no. Deprimente
Perché?
La qualità degli studenti è sempre più bassa e non possiamo farci nulla
Se non potete farci nulla voi che siete insegnanti…
Insegnanti che non possono interrogare, non possono piazzare un quattro quando ci vuole e che in mattine come queste si tappano il naso e sperano finisca presto
Magari questa mattina qualche interrogazione ci sarà
Ma non sono interrogazioni… I ragazzi li fai parlare su un argomento a scelta con l’unico obbligo di tracciare un collegamento con altri due temi toccati dal programma scolastico nel suo insieme. Imparano a memoria un discorsetto e via
Allora è vero che è vietato bocciare
L’anno scorso, dopo anni, siamo riusciti a bocciarne uno. Le attenuanti non bastavano. Comunque sulla carta teoricamente ancora si può
Ma chi è che vi impedisce di sentenziare che un ragazzo non è pronto e che è meglio ripeta l’ultimo anno?
Pressioni da più parti. Un po’ alla volta per sopravvivere ci si adegua, per esempio anche in casi irrimediabili io metto sei e mi salvo
Quindi quelli bravini prendono dieci tutti i giorni
No, questo no. Almeno nel mio caso. Ma ho colleghi che distribuiscono tranquillamente dei nove quando pochi anni fa si sarebbe dato un sette. E si tratta di insegnanti in gamba, quasi tutti lo sono. In un confronto con le mie esperienze precedenti la scuola in cui lavoro, per la piattaforma di docenti di cui dispone, è tra le migliori. Però vale quello che le ho appena detto: disco verde per chiunque.
Ma le famiglie, quelle che vi affidano i figli per far loro avere una formazione all’altezza dei tempi, sanno tutto questo? Sono soddisfatti?
I genitori non sono il metro di valutazione. Non è perché, come si dice, siano sempre gli avvocati difensori a prescindere dei loro figli ma semplicemente perché, anche loro, da ragazzi erano già entrati in un sistema di filtri scolastici a maglie larghe.
Un tempo una bocciatura poteva derivare da un eccesso di severità su ragazzi in bilico, adesso sarebbe un segnale di disastro. Un’onta irrecuperabile, una lettera scarlatta permanente. Lasciamo perdere che è meglio
Ci sarà pure un criterio di valutazione oggettivo. Un on-off indiscutibile
Rimane lo scritto di matematica. Solo lì o si fa giusto o si sbaglia e nessuno può eccepire
Ma, una volta promossi, questi ragazzi andranno alle superiori
I migliori andranno nei licei. E anche qualcuno degli scarsi che si ritirerà presto. Spesso i miei colleghi delle scuole superiori mi dicono “ma che gente ci mandate?”
Un quadro desolante
Non mi fraintenda. C’è una buona maggioranza di gente seria e che è consapevole dell’importanza dello studio. Il fatto è che per conservarla bisogna motivarla e per questo occorre ci sia una differenza nelle valutazioni tra i più e i meno capaci. Se no ci si adegua un po’ alla volta al livello più basso. Perché far fatica per riconoscimenti che non arrivano? O che, essendo omologati, non significano nulla?
Lo schema andrà pure in cortocircuito. In un mondo competitivo come il nostro le barriere ci sono
E ci si sbatterà il naso, questo è garantito. Nella sostanza noi alle medie trasferiamo il mestiere di fare i cattivi ai colleghi delle superiori
Dove ci si scoraggia e gli abbandoni sono difficili da recuperare
Infatti. Secondo lei perché le aziende fanno la guerra tra di loro per prendersi gli studenti migliori ancora prima del diploma e della laurea? Perché le figure di eccellenza sono così poche? Pensa sia solo per un fatto di calo demografico? O perché molti preferiscono andare all’estero per ragioni retributive?
Adesso siamo agitati in due. Ma tutti sereni, oggi. Non si boccia nessuno
No di certo. Almeno non nella mia scuola
E fosse per lei quanti ne boccerebbe?
Vado che è tardi