Dirigenza scolastica vacante. Chi arriverà a Roncade e Monastier?

In Veneto i posti vacanti da dirigente scolastico sono 128, in provincia di Treviso 22 e tra questi, dopo il trasferimento di Anna Maria Vecchio in Toscana, c’è Roncade.
In che modo sarà compensata la mancanza di un preside – che, ricordiamolo, ha competenza a Roncade e a Monastier – è ancora presto per dirlo perché, con tutta probabilità, occorrerà attendere l’esito di un ricorso alla Giustizia amministrativa da parte di alcune centinaia di persone le quali, nel maggio scorso, hanno partecipato ad un concorso per dirigenti in seguito molto contestato per una serie di ragioni.
Vi sono infatti soggetti che, si legge in uno dei portali gestiti da servizi legali ai quali gli stessi si sono rivolti, “non hanno superato la prova preselettiva ottenendo un punteggio inferiore a 30/50 a causa di anomalie e discrasie riscontrate sia nella legittimità di erogazione della prova che nel merito della correttezza dei quesiti”.
Altro problema sollevato, nella fase “straordinaria” del concorso – riservata cioè a quanti avevano già sottoscritto il ricorso – sarebbe stata la “mancanza di controlli, di tablet e sedie in considerazione del numero elevatissimo dei candidati pari a circa 2.300”.

Tornando alle nostre scuole, e dunque anche a Roncade, dopo una possibile fase di reggenza (affidamento temporaneo del ruolo di dirigente, per un anno eventualmente rinnovabile, al preside di un altro istituto) è abbastanza prevedibile che la sede sia assegnata solo dopo aver conosciuto il pronunciamento della magistratura.

Occorre infine tener conto di un altro aspetto, come evidenziato oggi da Armando Tivelli, presidente regionale dell’Associazione dei Presidi, sui quotidiani Nem. La maggior parte di coloro che hanno partecipato al concorso di maggio proviene dal Centro-Sud, cioè l’area italiana più colpita dal maxi piano di ridimensionamento delle scuole voluto dal ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, mentre gli incarichi disponibili al Nord sono due volte e mezzo quelli nel Mezzogiorno. In Veneto sono la metà che in Lombardia.
Dunque, è la domanda, quanti fra i nuovi dirigenti, per lo più residenti nel Meridione, sceglieranno o accetteranno la proposta di un incarico in Veneto?