Novembre 2003. In una campagna di scavi curata dall’università di Padova e sostenuta da Fondazione Cassamarca, allora proprietaria dell’area, a Ca’ Tron furono portati alla luce i resti di un ponte romano sulla via Annia, strada del secondo secolo prima di Cristo che collegava Adria ad Aquileia, superando il Sile all’altezza dell’attuale Bagaggiolo.
I reperti rimasero visibili per qualche mese. Adesso sopra c’è H-Farm e si sta pensando di farci anche un campo da golf.
BENI CULTURALI:SCOPERTO PONTE ETA’ BRONZO,E’ PRIMO IN VENETO
(ANSA) – RONCADE (TREVISO), 6 NOV – I resti di un ponte in legno dell’eta’ del bronzo sono venuti alla luce nel corso di una campagna di scavi sul tracciato della strada romana via Annia, aperta due anni fa nelle campagne di Ca’ Tron di Roncade, a poche centinaia di metri dalla gronda lagunare. Gli studiosi ritengono che si tratti dell’unico ponte in legno dell’eta’ del bronzo finale scoperto ad oggi in Veneto. La notizia e’ stata data a Ca’ Tron, durante la prima di due giornate di studio dal titolo ”La via Annia e le sue infrastrutture”, promosso dalla Fondazione Cassamarca che e’ anche il soggetto finanziatore delle indagini archeologiche. Il progetto di ricerca e’ coordinato dalla docente dell’ universita’ di Padova Francesca Ghedini e coinvolge una squadra di esperti di varie discipline che vanno dagli archeologi ai geomorfologi, dai fotointerpreti ai geofisici ai paleobotanici. Il tracciato della strada consolare via Annia, che collegava Adria ad Aquileia passando per Altino, fatta costruire dal pretore Tito Annio Rufo intorno alla meta’ del 2/o secolo a.C., conosce all’altezza di Ca’ Tron una biforcazione, proprio in coincidenza del punto in cui oggi sorge una base militare dismessa. La strada si ricongiunge in un unico tracciato qualche chilometro piu’ ad est, in territorio veneziano. Fino a poco tempo fa si riteneva che il tratto piu’ meridionale non fosse altro che un percorso originario in seguito abbandonato per le inondazioni delle acque lagunare e quindi by-passato da una ”bretella” costruita in un suolo piu’ sopraelevato. Il recente ritrovamento dei resti di un ponte in legno datati – con il sistema del Carbonio 14 – al 10/o secolo a.C. confermerebbe che la strada era stata disegnata ed utilizzata gia’ all’eta’ del bronzo. Questa circostanza farebbe del reperto la prima testimonianza in assoluto della presenza di un simile manufatto in territorio veneto. Elementi simili coevi, infatti, in Italia sarebbero stati trovati solo nelle province di Parma e di Pavia. Ulteriori testimonianze analizzate dai ricercatori confermerebbero inoltre che la strada ed il ponte erano normalmente utilizzati anche in piena eta’ veneta, intorno al 5/o secolo a.C.. Piu’ tardi, intorno al 1/o secolo a.C., si sarebbe effettivamente verificato un anomalo innalzamento delle acque marine che ha portato alla sommersione di parte del territorio. I romani, allora, costruirono un tracciato un po’ piu’ a Nord realizzando un secondo ponte in pietra sullo stesso antico corso d’acqua, i cui resti sono stati portati alla luce lo scorso anno. Gli scavi per approfondire lo studio del ponte in legno di tremila anni fa inizieranno probabilmente nel 2004. (ANSA)
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