La Roncade sparita

Lettera di Franco Antonello

A PASSEGGIO PER UNA “CITTA’ DI RONCADE” CHE NON C’E’ PIU’

Non è questa la città di Roncade che vogliamo, tra degrado, sporcizia, mala gestione del verde e iniziative discutibili.

Prendiamo visione del territorio che contorna il nostro Municipio; il “Rio Sartor”, ormai da dieci anni e forse più luogo di ritrovo di lucertole, foglie e erbacce varie, il tutto voluto da un’amministrazione che non ha mai discusso le decisioni con la cittadinanza.

Perché qui a Roncade alle elezioni tutti dicono “saremo i sindaci dei cittadini”, ma poi fanno ciò che vogliono.

Dopo un temporale la piazza del Municipio si presenta con tre grandi pozzanghere perché i tre punti di scarico sono otturati, come gran parte di quelli lungo la via Roma.

Cestini per l’immondizia: sul lato acquedotto se ne contano 4 + 1, tris in piazza municipio. In via Roma, dal bar Roma a via san Rocco e lungo la passeggiata del fiume Musestre, INESISTENTI.

FORSE QUALCOSA NON FUNZIONA

Tralascio le varie asfaltature mal fatte e il ripristino dei cordoli del marciapiede; ma veniamo alle ultime novità: doppia pista ciclabile in via Roma e meno 50% di posti auto, non ci siamo.

Via Roma tra alti, bassi e crepe un disastro.

Impianto semaforico tra via Roma e via Pantiera che forse servirà per la sicurezza sulla viabilità ma sicuramente aumenterà anche l’inquinamento da scarichi e formerà code d’auto fino alla rotonda del centro.

Leggendo “Il Gazzettino” del 30 luglio 2023, relativo al Consiglio Comunale del 18 luglio 2023, mi ha fatto sbalzare il titolo: “I negozianti contro gli uffici” nel quale venivamo “incolpati” di segnalare lo spostamento di orario da parte dei dipendenti di vari uffici, così da permettersi il parcheggio prolungato senza spostare l’auto.

Sì, le segnalazioni arrivano giustamente anche da noi, in quanto i parcheggi ci servono per i clienti, ma è l’amministrazione stessa che ci costringe a farlo con i suoi nuovi progetti. E ancora una volta, invece di incentivare il commercio incolpano noi delle loro scelte, coda di paglia.

Franco Antonello