Un mito

Il primo record che fece scalpore risale a prima del Covid, con 19 fotografie del precedente sindaco, Pieranna Zottarelli, in una sola pubblicazione.
E’ un dato che oggi impallidisce: Marco Donadel, nel numero di Roncade Notizie in distribuzione nelle case di Roncade in questi giorni, ne ha 38 su 32 pagine. Lo pensavamo immune, e invece …

Ciascuno degli altri assessori, in immagini singole o in sua compagnia, ne collezionano molte meno: Paola Carrettin 9, Fedra De Vidi 8 e Roberto Silvestri 7; Maddalena Gasparini e Boris Cagnin sono affratellati a quota 5.

La prima foto con il primo cittadino è in copertina, con il ministro Andrea Abodi.
Che a Roncade ci è stato un’oretta o poco più. Eppure ha un’evidenza traboccante se confrontata con qualsiasi altro componente di giunta che, da giugno 2024, lavora sul territorio.
Pazienza, si dirà. E’ un ministro. Bene. Ma nell’articolo in cui si parla di lui, lui non parla. Non c’è un virgolettato, non è riportata una sola espressione dell’intervento pronunciato il giorno della visita. In pratica nessuno sa bene cosa sia venuto a dire a Roncade – nella remota e oggi ormai britannica Ca’ Tron – che non avesse già detto altrove in materia di inserimento dello Sport nella Carta Costituzionale.


E gli altri articoli?
Una miriade di “post” tutti da meno di 500 caratteri con due o al massimo tre periodi.
Lo stile web trasposto su carta. Come se sul web (sito comunale, social, whatsapp etc) quell’impianto verbale non sia già abbondantemente utilizzato.

Perché non sfruttare il mezzo diverso – la carta, appunto – per sviluppare un modello espressivo più adeguato al supporto?
Il testo su carta non può ancorarsi al tempo reale, ha il privilegio di poter essere meno compulsivo, più approfondito, più completo, più esauriente e lento…

Ma no, niente da fare: l’impianto social riversato su carta e fine, senza neppure poter scrollare. Dove sia il senso è un mistero.
Ma veniamo ai contenuti: a Roncade ogni cosa è sotto controllo.
L’unico cenno vagamente problematico verte sullo slittamento dell’inaugurazione del nuovo spazio sportivo di San Cipriano. Sappiamo che è stato vandalizzato e che è stato necessario riparare i danni da bruciatura perché qualcuno ha acceso un falò a centrocampo.
Quanto la comunità abbia speso per recuperare i danni provocati dai teppisti non si sa. E non si sa neppure se e quanto i teppisti siano stati sanzionati.


Ma tutto va bene. Niente baby gang, niente furti, niente che preoccupi le attività produttive, niente negozi che chiudono, niente e-commerce che arrivano e niente centri commerciali in crisi di identità. Non si può dire dei treni ma le corriere arrivano in orario.
Poteva mancare la paginetta classica – sigillo di pluralismo – di confronto tra governo e opposizione?
Quest’ultima dice che sindaco e colleghi in gran parte proseguono soltanto progetti avviati da chi c’era prima; sindaco e colleghi dicono che stanno facendo miracoli per tacconare negligenze e dissesti lasciati – of course – da chi c’era prima.
Millecinquecento battute a testa, fantasia folgorante equamente distribuita.

Però ad essere onesti di buono, nel giornale comunale, c’è che non c’è il cellophane: in fase di smaltimento non hai il fastidio di differenziare.