Due ore pedonali in via Roma saranno blasfemia?

Fatto 30 bisognerebbe fare 31.

Due spettacoli in piazza del Municipio – un concerto dedicato alle colonne sonore di Ennio Morricone, il 7 giugno, e un teatro per bambini ma apprezzato anche dagli adulti, la sera dell’11 – sono andati bene.
Lo spazio di fronte la casa municipale, grazie ad una intuizione straordinariamente semplice e inutilmente invocata negli anni precedenti (la luce accesa), un po’ alla volta sta tornando ad essere la vera piazza che fa da contrappeso alla “Primo maggio”, fagocitata dalle auto in sosta.
Bambini che passano ore a giocare e a rincorrersi in piazza del Municipio non se n’erano mai visti, l’illuminazione ha generato per la città un volume prima sprecato e ora sorvegliato e sicuro.
Basterebbe un carrettino di gelataio per trasformare ogni serata in una semplice e gioiosa festa popolare.

Due eventi sono andati bene, si diceva. Non benissimo.

Si potrà, ora, visto il consenso di pubblico, immaginare di chiudere per due ore il traffico sul corso in occasione dei prossimi eventi?
Ci saranno un concerto jazz il 27 giugno e un cinema all’aperto il 9 luglio, pure queste tutte esperienze che male si conciliano con mezzi a motore in transito a venti metri, soprattutto se a due ruote.
Va bene, è stata fatta una prova, anzi due. Il risultato non è discutibile: non si può.

La sera negozi e uffici di via Roma sono chiusi, restano due bar e due pizzerie, i cui clienti comunque non parcheggiano dirimpetto e che non andranno in sofferenza.
Le recenti tracotanze di tre-soggetti-tre (esatto: le stesse prefiche che un anno fa pronosticavano un imminente fallimento per il venir meno di 12 stalli) non possono intimidire un ente che, essendo pubblico, gestisce denaro di tutti – da Bagaggiolo a Santa Maria di Castello – anche attraverso quattro appuntamenti estivi di qualità in una piazza finalmente diventata un bel salotto.

Fatto 30, integrando due oggetti qui non nominabili, si potrebbe fare anche 32.