Intervento dell’ex sindaco Pieranna Zottarelli
Ho letto con molto sconcerto il cumulo di bugie contenute nelle affermazioni del sindaco, Marco Donadel, relativamente all’azione della nostra amministrazione rispetto al piano di utilizzo dei fondi Pnrr per la realizzazione di Ospedali di comunità, Centrali operative territoriali e Case delle comunità disposto e deciso dalla Regione Veneto in accordo con l’Ulss n.2.
Contrariamente a quanto scritto dal sindaco Donadel e dichiarato anche dall’assessore Fedra De Vidi (su spazi social, ndr) fin dall’inizio, dopo aver dovuto prendere atto delle irragionevoli scelte effettuate dalla Regione in ordine alla localizzazione delle Case di comunità, che ha escluso Roncade, abbiamo rappresentato alla direzione dell’Ulss la penalizzazione del nostro territorio per superare la quale come amministrazione del Comune insieme a Fondazione Città di Roncade (che nel frattempo aveva acquisito un apposito studio di pre-fattibilità) abbiamo presentato la proposta di realizzare un polo di servizi socio sanitari nell’area adiacente la casa di riposo.
La Cittadella della comunità e della cura proposta con Fondazione Città di Roncade nell’aprile dell’anno scorso in consiglio comunale non c’entra dunque nulla con i fondi Pnrr per le cosiddette Case di comunità. Serviva a dare risposta ai bisogni socio-sanitari del territorio con risorse del Comune (abbiamo lasciato ben 10 milioni di euro in cassa!) e della Fondazione stessa (che, oltre a pagare il mutuo del 2º stralcio della casa di riposo ed aver investito nel sociale e nella manutenzione della struttura, soprattutto in questi ultimi anni, ha versato al Comune in 17 anni la somma di oltre 3 milioni di euro).
La posizione del nostro Comune e della nostra amministrazione, oltre ad esprimersi nelle conferenze dei sindaci è stata oggetto della consegna della proposta, di lettere, telefonate, incontri e riunioni, con il direttore generale, Francesco Benazzi, dei direttori di distretto succedutesi negli anni, Maurizio Sforzi e Roberto Rigoli, quest’ultimo anche come direttore dei servizi socio-sanitari dell’Ulss n.2, a cui si sono aggiunti i passaggi, anche quelli sempre condivisi, della presidente della Fondazione, Simonetta Rubinato, e del Consiglio di amministrazione, nel quale peraltro avevo nominato consigliere un anno e mezzo fa anche Francesco Rocco, già direttore del nostro distretto socio sanitario.
Non sono le risorse che mancano, occorre però spenderle bene, per i cittadini!
Non accetto quindi in alcun modo e per nessuna ragione che si denigri e si infanghi vergognosamente un impegno pluriennale, mio personale, nonché dell’ex assessore al sociale Sergio Leonardi, sempre diretto a garantire e mantenere nel nostro Comune, i servizi sociali, il distretto socio sanitario, il servizio di continuità assistenziale (guardia medica), nonché l’impegno del Consiglio di Fondazione che ha offerto in questi anni nuovi servizi alla popolazione fragile del territorio, anche in collaborazione con le assistenti sociali del Comune, e nuove attività per promuovere l’invecchiamento attivo attingendo anche a risorse di bandi regionali, oltre ad impegnarsi per il potenziamento dei servizi con il progetto della Cittadella della comunità e della cura.
Abbiamo sempre operato, a dispetto della cronica mancanza di medici di famiglia, dialogando e lottando, quando occorreva, con le “unghie e con i denti” con l’Ulss n.2, per assicurare la presenza dei medici nel Comune, nel capoluogo e nelle frazioni, mettendo a disposizione anche i necessari locali. E non è stato facile, vista la mancanza di medici e operatori sanitari di cui soffriamo negli ultimi anni a causa della inadeguata programmazione socio-sanitaria dello Stato e della Regione.
Perciò chiedo con fermezza rispetto per quanto fatto e come cittadina richiedo ora all’attuale amministrazione comunale contestuale continuità di impegno e lavoro, così come era stato affermato e votato appena nell’aprile di un anno fa in Consiglio comunale con voto unanime – e quindi anche dagli attuali sindaco e suo assessore – alla proposta illustrata dalla presidente Rubinato.
Se ne sono forse dimenticati? O hanno cambiato opinione? Vogliono forse privare la nostra popolazione dei medici e delle loro prestazioni e cercano di far abituare all’idea i cittadini per nascondere gli errori di chi governa la sanità a Venezia e a Roma?
Io non ci sto! E sono certa neppure la nostra comunità.
In merito ai fondi Pnrr ricordo, infine, che con la nostra amministrazione il Comune di Roncade ha incassato e impiegato oltre 4 milioni e mezzo di euro , è stato ammesso in graduatoria per progetti comunali Pnrr per altri 2 milioni e 550 mila euro e ha ottenuto in campo socio sanitario nell’Ambito a cui apparteniamo con altri Comuni, ulteriori 5 milioni e 700 mila euro.
Pieranna Zottarelli
Già sindaco di Roncade