Pedonalizzare Roncade continua a rimanere un tabù?
Il test in corso in questi giorni può dare qualche indizio. Per quattro giorni, weekend compreso, piazza I maggio e via Roma, fino a piazza Ziliotto esclusa, sono preclusi alle auto per una manifestazione chiamata “Magna e tasi – Euro Mercato in Veneto”, rispetto alla cui natura il sito dedicato, magnaetasi.it , non fornisce grandi indicazioni.
Si sa che l’organizzazione risale a Giacomo Savi, imprenditore e dirigente della Lega di Treviso, e che l’esperienza è già stata svolta con buoni riscontri in alcune altre città italiane.

Ci si può chiedere cosa c’entrino le bandiere americane esposte da un gazebo con la definizione “Euro Mercato”, o la stessa inclinazione leghista, tipicamente euroscettica, con lo spirito del Vecchio Continente. Oppure perché uno stand trentino sia gestito dal titolare di un caseificio piemontese fondato dai genitori di origine meridionale.
Ma sono dettagli. Quando si mangia e si beve – pur spendendo, una famigliola di quattro persone, non meno di 80 euro per sedere su una panca di legno e arrangiandosi con il servizio – la mente si può legittimamente assentare da simili riflessioni.
Il punto è: come la prendono i negozianti di Roncade? Quelli che un anno fa sfilarono con una luttuosa banda a tracolla dichiarando ai media crolli dei ricavi pre-fallimentari a causa della decisione dei precedenti amministratori di sopprimere una dozzina di posti auto?
Le cose della vita fanno piangere i poeti (cit.)
Perché delle due l’una: o l’esperimento attuale è una buona idea e quindi va ripetuto spesso – magari con varianti un filino più raffinate – oppure è una condanna per chi, in assenza di circolazione delle automobili, perde clienti.
Ammesso – ma per niente concesso – che il sistema del commercio roncadese abbia una sola voce, siamo in attesa di una posizione ufficiale.
Altrimenti, Magna e tasi, si conferma la natura puramente elettorale del patetico corteo violafasciato di un anno fa.