Sono bastate poche ore e allo stadio Piero Grosso è stato restituito l’aspetto di cui è degno.
Un ringraziamento sincero da parte di tutti gli utenti a chi si sia adoperato a risolvere la questione così rapidamente e in un giorno festivo.
Cosa insegna questo fatterello? Qualcosa che succede molto spesso: le richieste di sistemare questa o quella cosa fatte per via personale ed “in amicizia” vengono procrastinate perché tanto non sono urgenti e più di qualche isolato brontolio non producono.
Quando invece esce un po’ di chiasso sui media il contesto si muove.
L’altro fenomeno, pure questo ricorrente, è quello di dare la colpa al termometro se si ha la febbre.
Cioè, in questo caso, di attribuire la responsabilità di una questione critica a chi l’abbia semplicemente rappresentata pubblicando alcune fotografie, senza far nomi e richiamando soltanto principi generali di civile convivenza.
Così, ed è la prima volta che questa scelta viene assunta, abbiamo dovuto chiudere il canale dei commenti liberi sulla nostra pagina Facebook a causa di reazioni e toni inaccettabili da parte di (fortunatamente pochi) soggetti i quali hanno reagito d’istinto senza prima contare fino a cento. Senza misurare i termini.
Con impostazioni che pensavamo tipiche di altre latitudini, ad esempio invitando chi frequenta lo stadio a limitarsi a fare i suoi “giri di pista” senza mettere il naso altrove.
Oppure, visto che le “magagne” sono sempre “ben altre”, suggerendo di compiere piuttosto reportage non su innocui mucchietti di spazzatura lasciati lì per negligenza ma su “situazioni pericolose” degli impianti sportivi. Quali? abbiamo chiesto.
Sono state segnalate a chi di dovere?
Silenzio. Mano dietro la schiena e post rimosso.
Ancora: pretendendo di sapere chi abbia eventualmente collaborato nell’indicare gli scenari da fotografare, come non fosse tutto abbastanza visibile semplicemente transitando sulla via esterna.
Dicevamo: la febbre ed il termometro.
Dunque: grazie a tutti coloro che hanno compreso e si sono affrettati a porre rimedio ad un’immagine di piccolo degrado di un patrimonio di tutti. Non ci voleva molto, come abbiamo visto.
Ma dieci e lode per la sensibilità civica dimostrata e per la solerzia.
Chi abbia commenti da esprimere lo può fare, come da 25 anni a questa parte, attraverso la nostra e-mail redazione@roncade.it . Saranno tutti pubblicati, titolati e firmati.