Niente stand, mancano i volontari

“Nessuno ha voluto assumersi la responsabilità di gestire i festeggiamenti mariani di settembre secondo lo schema tradizionale, con tensostruttura e stand gastronomico. L’organizzatore dello scorso anno ha dato le dimissioni e, in ogni caso, manca tra i volontari personale giovane che possa rappresentare un ricambio rispetto ai collaboratori storici sempre più anziani”.

Le parole di don Marcello Miele, parroco di Roncade, Vallio e Biancade, paiono ricalcare quelle pronunciate otto anni fa da uno dei suoi predecessori, don Valeriano Mason, riportate alla fine di questo articolo. Allora il warning era stato lanciato a maggio attraverso le pagine del bollettino parrocchiale, la situazione si era ricomposta e i tanto attesi momenti di convivialità sotto il tendone si erano svolti regolarmente.
Quest’anno non sarà così.
“O entra gente nuova – aggiunge il parroco – o queste sagre, fondate sulla disponibilità di volontari, sono destinate a scomparire”

Il quadro è serio, insomma. Pure nell’anno del Covid, il 2020, fra mille rischi, mascherine e distanziamenti, le cucine furono fatte funzionare. Ora la scelta è per una assai più contenuta festa di tre giorni in oratorio

“L’invito è rivolto soprattutto alle famiglie giovani, con la speranza che per il prossimo anno qualcuno abbia deciso di irrobustire le fila dei volontari. Ma c’è un’altra cosa importante”

Prego

“Io ho anche la responsabilità legale della sicurezza e la struttura in cui si è svolta fino ad oggi la sagra non è più idonea. Siamo chiusi tra un palazzo del Seicento ed una strada trafficata: in caso, poniamo, di incendio, mancano le vie di fuga. La capienza massima in queste condizioni è di 200 persone ma è soltanto il numero dei volontari di solito al lavoro. E’ fondamentale ripensare la logistica”.

Gli incassi della ristorazione sono uno strumento di finanziamento fondamentale per le attività di una parrocchia. Se ne può fare a meno?

“Per una parrocchia i guadagni sono prima di tutto relazionali, quella di far soldi non è la sua vocazione. Ad ogni modo, di fronte ad un contesto diventato illegale la mia scelta è senza dubbio quella di rinunciare agli utili. Troveremo altre fonti”

Nelle altre due parrocchie che lei gestisce, San Giacomo e Biancade, le sagre di aprile e di luglio si sono comunque svolte

“La gestione a San Giacomo non è della parrocchia. Biancade ha un nucleo consolidato di volontari e una struttura perfettamente a norma e attrezzata. In un primo tempo avevo anche lanciato l’ipotesi di spostare a Biancade la sagra di Roncade ma … “

… ma siamo sulla soglia dell’eresia, meglio non riprovarci

“Comunque, al netto delle riflessioni che svolgeremo nei prossimi mesi, vede? Non è che in comune di Roncade manchino le sagre”.


L’intervento di don Valeriano Mason di maggio 2016