Moro, non è una pagina di Cuore

Viviane Moro, la letteratura alla De Amicis però adesso no.
Il riferimento è al Suo intervento nella Sua pagina Facebook.
Le analisi, per cominciare, da sole non producono risultati ma sono essenziali per raggiungerli, e le analisi devono essere nette e senza morbidità affettive.
E nette sono le domande che le Sue parole suscitano.

1 – Cosa vuol dire “sulla carta i numeri non c’erano?” Forse è la consapevolezza che in cinque anni il tesoretto di consenso del 2019 è stato dissipato e che dunque riconosce un cattivo lavoro svolto?
O forse fa risalire la constatazione preliminare ad un quadro nazionale sfavorevole? Cinque anni fa la strapotenza della Lega rendeva lo scenario altrettanto penalizzante, eppure Zottarelli si impose con un distacco abbondante.
Allora, in base a cosa “non c’erano i numeri”?

2 – Altra questione: se la base numerica di presumibili elettori era percepita tanto fragile dal Suo gruppo, perché Lei e il Suo comitato dei tre saggi avete posto mille ostacoli al dialogo con il Pd, respingendo pure i nomi di eventuali candidati consigliere avanzati dai Dem?
Forse un’aderenza esplicita con il Pd era da Voi considerata più un disvalore che un vantaggio ed un suo supporto una zavorra? Lo dica.
O forse era più edificante scommettere sottobanco su un velleitario potere di erosione “a destra” di una terza lista di sorprendente generazione spontanea?

3 – Con chi ritiene possibile, adesso, intessere dialoghi nuovi, a Roncade, in un’area che non sia il già saturo centrodestra?
Sempre che Roncade e l’estraneità al centrodestra le importino ancora, naturalmente.

4 – Infine. Le espressioni “nella vita non si può sempre delegare agli altri la rappresentanza” e “il nostro impegno non finisce qui, ma continuerà in Consiglio Comunale” significano che tutti i cinque consiglieri di minoranza eletti – Barbazza, Castellan, Crosato, A. Davanzo, Moro – resteranno sui banchi alla sinistra di Donadel fino al 2029?

Qui sotto il testo da Fb

Viviane Moro

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🟠Ebbene sì, anche questa campagna elettorale si è conclusa ed è arrivato il momento delle considerazioni di rito. A cominciare dalle congratulazioni ai vincitori per il risultato raggiunto a cui auguro buon lavoro.

Dal canto mio, invece, non posso certo nascondere l’amarezza per la sconfitta. Quando si perde bisogna riconoscerlo e non nascondersi troppo dietro mille analisi che, seppure doverose, alla fine confenzionano giustificazioni ma non risultati.

🟠I numeri sono numeri. Quando è stato il momento di decidere se partire o meno sapevamo che sulla carta i numeri non c’erano, ma nella vita non si può sempre delegare agli altri la rappresentanza. Bisogna prendersi le proprie responsabilità, a volte caricarsi sulle spalle anche quelle degli altri e presentarsi con coraggio e onestà agli elettori.

🟠Detto ciò, rimane l’orgoglio grande per la squadra che ha condiviso con me questo percorso così impegnativo, un gruppo di persone libere che si sono spese per un progetto autenticamente civico in cui credono profondamente. Non capita molte volte, soprattutto in politica, di trovare l’amalgama giusta, ma questa è stata l’occasione di scoprire e mettere insieme tante energie positive sul territorio che vanno assolutamente valorizzate.

🟠È per loro e per le 3261 persone che ci hanno dato fiducia che vi posso dire che il nostro impegno non finisce qui, ma continuerà in Consiglio Comunale e soprattutto tra la gente, come abbiamo sempre fatto in questi anni.

Mi auguro, da assessore uscente, di aver lasciato nel mio lavoro di questi anni un segno di buona politica. E mi auguro, per il bene di Roncade, che chi è chiamato a prendere le decisioni dirimenti per il nostro territorio lo faccia nell’esclusivo interesse della città.

Buon lavoro a tutti!

A Roncade – Lista Civica