Dieci domande per i candidati

3 – Mobilità lenta

Lo sviluppo della rete di piste ciclabili in più punti del territorio sta contribuendo ad arricchire una grande rete sovracomunale che, in connessione con altre presenti in regione, permettono di convogliare un numero crescente di turisti “lenti”. Il dato è irrobustito negli ultimi anni anche grazie alla diffusione delle biciclette elettriche e dunque dall’estensione delle fasce d’età dei fruitori delle ciclovie.
Nel centro storico di Roncade sono però diffusi dei malumori, in modo particolare tra i negozianti, per la riduzione di posti auto decisa per creare spazio alle piste.
Qual è il vostro punto di vista?


MARCO DONADEL

Lo sviluppo e l’incentivazione della viabilità lenta costituiscono punti fondamentali del nostro programma.
Oltre alle opere già esistenti, sarà necessario intervenire per completare i circuiti di collegamento che possano costituire un punto di forza e di attrazione per il cicloturismo coinvolgendo anche i fruitori del vicino Parco del fiume Sile.
Uno dei nostri obiettivi riguarda anche la realizzazione di un percorso naturalistico ciclo pedonale che, attraverso il coinvolgimento e l’accordo con i privati, permetta di passare attraverso la campagna di Ca’ Tron, consentendo così il collegamento con il nuovo ponte che verrà costruito sul Sile.
Per quanto riguarda il Centro storico, dal nostro punto di vista qualsiasi intervento va eseguito dopo un attento ascolto dei cittadini, unito ad uno studio preciso e puntuale sulle possibili soluzioni da adottare, cosa che non è stata fatta fino ad ora. Per noi il tracciato della pista ciclopedonale avrebbe dovuto trovare collocazione lungo il Musestre: ci adopereremo per capire se, dal punto di vista del codice della strada, questo sarà possibile.

VINCENZO TODARO

Partiamo anzitutto dal dato storico. Nel centro di Roncade sono state eseguite opere di cd. perequazione sostitutive degli oneri di urbanizzazione a carico del Ristorante Perché della Treviso Mare, cioè opere di pubblico beneficio affidate con Convenzione ex Art. 6 Legge 11/2004 alla impresa Numeria per Piazza 1^ Maggio e Via Roma. In quest’ultima strada sono state ridimensionate le corsie carrabili veicolari nonché ridotti i parcheggi per creare 2 piste ciclabili per parte. Le interviste rilasciate dagli attuali amministratori in campagna elettorale lascerebbero intendere che detti lavori siano stati svolti per la messa in sicurezza di Via Roma nel rispetto delle nuove norme del Codice della Strada e che poi dovrebbero realizzarsi anche opere di sottoservizi di Piave Servizi.
Il nostro punto di vista è molto critico sui lavori svolti e perfino sul fatto che quanto finora eseguito sia davvero a norma, pertanto, i posti auto di Via Roma dovranno essere ripristinati, le corsie ri-allargate e le vie ciclabili rifatte rispettando davvero le norme, dato che così come sono state realizzate appaiono contra legem.

VIVIANE MORO

La riduzione dei posteggi in via Roma è stata dettata dall’esigenza di far coesistere parcheggi, plateatici, pista ciclabile e doppio senso di marcia, facendo i conti con il nuovo codice della strada che ha imposto un assetto diverso dal precedente. Una soluzione che va comunque rivista alla luce dei lavori sui sottoservizi che Piave Servizi dovrà fare nel 2025 e per i quali è indispensabile, nell’interesse di tutti, farsi trovare pronti attivando fin da subito un tavolo di concertazione fra Amministrazione, commercianti, professionisti e cittadini, per giungere ad una soluzione progettuale condivisa. In linea generale riteniamo che migliorare la viabilità complessiva del territorio e di chi lo fruisce debba passare attraverso l’integrazione delle necessità di mezzi, biciclette e pedoni. Il completamento dei percorsi ciclopedonali va in questa direzione, portando la mobilità lenta a diventare una vera alternativa di spostamento e cogliendo le opportunità turistiche di un mercato in continuo sviluppo e i suoi riflessi positivi per il commercio locale.