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Venerdì |
29 aprile |
2011 |
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La
Liberazione declassata |
Il 25 aprile a Roncade
diventa 29 e non è più un giorno festivo |
Il sindaco: "Il 25 aprile
era Pasquetta e gli amministratori erano via. Oggi, invece, poco dopo, c'è Consiglio
comunale". Lorenzoni (Anpi): "Offensivo" |
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L'anniversario
della Liberazione, a Roncade, è stato declassato a giorno feriale.
La deposizione di una corona di fiori alla lapide che ricorda l'uccisione di tre
partigiani, l'11 novembre 1944, apposta alla parete della sede del comando della Polizia
Municipale, avverrà nel tardo pomeriggio di oggi, 29 aprile, venerdì.La spiegazione data dal sindaco e parlamentare della Repubblica,
Simonetta Rubinato, è che il 25 aprile quest'anno coincideva con la Pasquetta, e che
quindi i rischi di assenze fra le istituzioni sarebbero stati elevati.
Ricordiamo che il 25 aprile del 2003 si inseriva nella stessa settimana di Pasquetta ma
che nella cerimonia
organizzata con il patrocinio del Comune, al centro anziani, presenziarono il sindaco,
Ivano Sartor, e diversi assessori, nonché i familiari dei tre partigiani.
Essendo la cerimonia fissata per le 18,30, cioè
mezz'ora prima dell'inizio del Consiglio Comunale ha spiegato oggi Rubinato
è assicurata una maggiore presenza di rappresentanti istituzionali, anche perché
la sala consiliare è a venti metri. Comodità, insomma.
Questo significa ritenere che alle ricorrenze centrali per la Repubblica - come lo è
anche il 2 giugno, che non a caso è festa sia più importante la presenza degli
amministratori piuttosto che quella degli anonimi e consapevoli abitanti di questa Italia
democratica i quali, alle 18,30, trattandosi di un giorno feriale, normalmente stanno
ancora al lavoro, in fabbrica, negli uffici e nei negozi.
Ugo Rusalen, Enrico Martini e Francesco Canella sarebbe
meglio lasciarli in pace, senza disturbare il loro sacro riposo, quattro giorni dopo, con
frettolosi succedanei di commemorazione fatti più per salvaguardia di pubblica immagine
che per autentica partecipazione agli ideali della loro vita.
Gianni Favero
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29 aprile 2011 "Non riesco a comprendere, mi pare offensivo verso la memoria dei
partigiani".
E' il commento sulla vicenda di Umberto Lorenzoni,
presidente dell'Anpi di Treviso.
"In ogni località della Marca la celebrazione è stata fatta il 25 aprile e
c'è stata più partecipazione che negli anni scorsi.
Così a Treviso, dove il capo dell'ufficio di gabinetto di Gian Paolo Gobbo aveva
proposto un rinvio che è stato però immediatamente respinto dall'associazione".
Lorenzoni ha anche sottolineato che per la prima volta, a
Motta di Livenza, città di origine di Ugo Rusalen, quest'anno il 25 aprile è stato
celebrato su iniziativa dell'Anpi e del Pd, e che alle celebrazioni ha preso parte anche
il sindaco, Paolo Speranzon, della Lega.
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25 APRILE:A PASQUETTA
RISCHIO ASSENZE? RICORDO SPOSTATO OGGI
DECISIONE SINDACO RONCADE; ANPI, SCELTA OFFENSIVA MEMORIA CADUTI
(ANSA) - RONCADE (TREVISO), 29 APR - Il rischio di vedere le
file delle rappresentanze istituzionali semi vuote a causa della
coincidenza del 25 aprile con la Pasquetta, ha portato il
sindaco di Roncade, Simonetta Rubinato (Pd), a spostare a oggi
pomeriggio la cerimonia per il ricordo della festa della
Liberazione.
L'appuntamento è stato fissato dal primo cittadino poco
prima della riunione del consiglio comunale, in modo che
consiglieri e assessori potessero prima presenziare alla
cerimonia di deposizione di una corona alla lapide che ricorda
la fucilazione di tre partigiani, l'11 novembre 1944, e poi
partecipare ai lavori dell'assemblea consiliare. "Essendo la
cerimonia di oggi fissata per le 18.30, cioè mezz'ora prima
dell'inizio del Consiglio Comunale - aveva spiegato Rubinato - è
assicurata una maggiore presenza di rappresentanti
istituzionali". Alla fine, però, oltre alla giunta c'erano
pochi consiglieri, una ventina di cittadini e rappresentanti di
varie associazioni. Il sindaco ha tra l'altro reso noto che il
25 aprile qualcuno aveva deposto un vaso di fiori davanti alla
lapide, ma poche ore dopo il vaso era rotto e i fiori
sparpagliati per terra.
Lo slittamento di data comunque non è passato sotto silenzio
e non si è fatta attendere la presa di posizione di Umberto
Lorenzoni, presidente dell'Associazione nazionale partigiani
(Anpi) di Treviso. "E' offensivo - ha detto - per la memoria dei
caduti. Ovunque, nel trevigiano, le celebrazioni si sono svolte
il 25 aprile ed abbiamo registrato più presenze che negli anni
precedenti. Le commemorazioni - ha concluso - si fanno a
vantaggio della popolazione e non delle istituzioni le quali, se
vogliono, vi partecipano". (ANSA).
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