Si
tratta di una riforma epocale che segna un passo fondamentale verso la modernizzazione del
sistema scolastico italiano, con questa frase il Ministro Gelmini ha varato la
riforma della scuola media superiore, sorvolo sullaffermazione: questa è la
più grande riforma dopo la legge Gentile, in quanto non originale, la stessa frase
laveva detta qualche anno fa il ministro Moratti.
Ma analizziamo con cura, in riferimento ai
licei, quanto viene affermato come spot dal ministro:
Potenziamento delle Lingue straniere, la lingua inglese prevista nellattuale
ordinamento con una scansione 3 4 3 3 4 (nei 5 anni) diventa nella nuova riforma un 3 per
tutti gli anni si perdono due ore una in seconda e una in quinta.
Viene promesso linsegnamento nel
quinto anno di una disciplina non linguistica in lingua straniera,
lesperimento è già stato fatto in molte scuole e prende il nome di CLIL (Content
and Language Integrated Learning), non si tratta di un apprendimento di una lingua e
nemmeno di una materia ma di una fusione tra le due, richiede un processo non solo
linguistico e neppure tecnico, ma un processo educativo globale al quale il docente deve
essere formato, ma con quali fondi e con quali mezzi che non siano solo il volontariato?
In nessun testo è precisato nulla.
Sarà valorizzata la qualità degli
apprendimenti piuttosto che la quantità delle materie, bene il numero delle
discipline è esattamente lo stesso della riforma Gentile.
Valorizzazione della cultura latina, vi è un notevole calo e addirittura nel
Liceo delle scienze applicate il latino sparisce. . (gli studenti saranno felici di ciò,
ma perché nascondere la verità dietro slogan vuoti)
Infine ci si nasconde dietro la paventata autonomia scolastica, tirata in ballo laddove
non ci sono fondi al fine di scaricare su altri la responsabilità di eventuali
insuccessi, si possono variare i curricoli scolastici di un 20 % ma senza oneri, ovvero
come? Qualche mega ispettore o politico lo può spiegare?
E bella poi la frase secondo cui: vi è la possibilità di attivare ulteriori
insegnamenti opzionali attraverso un contingente di insegnanti messo a disposizione degli
uffici scolastici regionali o anche assumendo esperti qualificati attraverso il proprio
bilancio, ovvero facendo pagare di più agli studenti al momento
delliscrizione, in quanto gli attuali fondi bastano a stento a pagare carta
igienica, carta per fotocopie e altro materiale di facile consumo.
Possiamo comunque affermare che ancora una
volta a fronte dei grandissimi sacrifici fatti subire dal governo alla scuola il ministro
Gelmini ha partorito non una vera riforma, ma la riforma Gentile in versione ridotta, una
serie cioe' di misure residuali, le uniche possibili in virtu' delle poche risorse
rimaste. I nuovi Licei non sono frutto di una vera strategia, ma di un'ideologia che vede
nell'istruzione e nella cultura solo un costo.
Paolo Giacometti |