Carissimo
Direttore,
ho visto che il sito Roncade.it ha ripreso una specie di consultazione primaria sui possibili candidati a
Sindaco del Comune di Roncade per le elezioni del prossimo giugno e vedo che cè
anche il mio nome tra i sindacabili.
Ti prego di togliere il mio nome dallelenco dei votabili.
Spiego a Te e ai lettori perché non prendo
nemmeno in considerazione lidea di ricandidarmi, come ho già avuto modo di farlo
con i non pochi cittadini che mi hanno sollecitato in tale senso.
Sono diversi i motivi che mi hanno indotti (e non da oggi) a non dare una disponibilità
in tale senso.
1. Ritengo che dopo aver guidato il Comune per
12 anni, sia ormai chiuso un ciclo e che esso non sia riproponibile. Ogni stagione dà i
suoi frutti, e ciò vale anche per la politica. Vanto il primato di essere stato il
Sindaco di Roncade dal mandato più longevo di tutti i tempi (da storico conosco in
dettaglio le periodizzazioni di tutti i miei predecessori, dallUnità
dItalia); un così lungo periodo di incarico poco si presta a repliche, che
sarebbero fuori stagione.
2. Io sono stato il Sindaco che a metà 1992,
assieme a un gruppo consistente di consiglieri comunali giovani e orientati
progressisticamente nel mondo cattolico, è stato portatore di un progetto politico di
forte rinnovamento della locale classe dirigente e di una progettualità tesa alla
riqualificazione dei servizi pubblici, anche attraverso forti programmi di investimento,
comunque finalizzati a tale obbiettivo; ricordo che allAmministrazione da me
presieduta vanno assegnate opere fondamentali come le Piscine Comunali, la Casa di Riposo,
il Parco dellIsola, le nuove scuole Elementari di Roncade... Oggi un simile progetto
innovativo non è più alla portata di mano, in quanto è cambiato lapproccio
dellopinione pubblica su tematiche così importanti e strutturali.
Vedo che si privilegiano (ma, quel che è peggio, si accettano come realizzazioni)
gli annunci, gli svolazzi, la propaganda, senza valutare concretamente le realizzazioni di
servizi e opere. E tale deve invece essere lamministrare la cosa
pubblica: che cioè ciascun livello di governo adempia ai suoi doveri e non nasconda
lincapacità occupandosi dei temi di competenza degli altri livelli. Amministrare un
Comune vuol dire anche e soprattutto fare, certo su una impianto programmatico
e valoriale ben chiaro.
3. Mi scoraggia poi un certo modo di pensare
di alcuni. Leggo anche sul sito Roncade.it cose che non stanno né in cielo né in terra.
Ad esempio, qualcuno si fa paladino di progetti di palingenesi politica che poco hanno a
vedere con una concreta valutazione della realtà roncadese.
Mi chiedo che senso abbiano certe espressioni riferite ad una classe politica
ferma e vecchia, quando il Consiglio Comunale di Roncade è costituito da
membri di media età, dove il più vecchio è un sessantenne che
universalmente è apprezzato come il più giovane intellettualmente parlando.
Mi chiedo che senso abbia parlare di vecchi politici in un Comune dove gli
elettori negli ultimi 15 anni hanno scommesso su dei Sindaci che al momento del loro
inizio di mandato avevano 39 anni (nel mio caso) e 42 anni (il Sindaco Rubinato).
Ma stanno parlando di Roncade o dellItalia? Ecco, ora io non mi adatterei
più ad un contesto locale trasceso verso il qualunquismo e lo scimmiottamento di certi
populismi nazionali, alla maniera dei radicali, dei dipietristi o peggio ancora
del leghismo arruffapopoli. Son cose che, in unottica di libertà
esistenziale che mi ha sempre portato ad aborrire i luoghi comuni e il conformismo, non
saprei più accettare e probabilmente mi porterebbero lontano da quel comune
sentire dei trevigiani che in questo momento detesto.
4. Altro motivo per cui nemmeno mi sogno di
pensare a un ritorno, in qualsiasi forma, in Municipio di Roncade (consigliere comunale
compreso) è che ora mi trovo impegnato a sviluppare un progetto culturale di portata
nazionale che costituisce, oltreché il mio lavoro, anche una fonte di gratificazione
intellettuale come mai ho conosciuto prima. Mi consola anche il fatto che tale progetto,
che diversi conoscono anche a Roncade, ha una forte valenza per la società e la cultura
veneta, al di là delle risibili soddisfazioni a livello esistenziale.
5. Per ultimo, non posso non mettere in
qualche modo nel conto delle motivazioni della mia scelta di allontanarmi definitivamente
dalla politica roncadese (non dalla politica in sé) una certa delusione sul periodo degli
ultimi cinque anni, per mille motivi che non ritengo di dovere esporre in questa sede, ma
che, oltre ad essere abbastanza noti, sono di intuitiva percezione per gli intelligenti.
Grazie, carissimo Direttore, per lo spazio che
mi concedi.
Buon lavoro a Te e soprattutto buona politica amministrativa per chi deciderà
di impegnarsi per la comunità.
Ivano Sartor
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