Caro
Direttore, cari lettori, considerato che si avvicina il momento in cui i cittadini
dovranno eleggere la nuova amministrazione e considerato che ad oggi non si sa ancora se
lamministrazione uscente intende riproporsi (credo di si, in quanto di solito chi ha
il potere non in intende lasciarlo - almeno, così funziona in Italia!- e
dunque penso si tratti di una strategia, a mio avviso sciocca perché poco comunicativa,
poiché in genere le elezioni si vincono sulla base di buone comunicazioni).
Dunque, visto che le comunicazioni non
arrivano e che alla luce delle recenti dichiarazioni apprese sul sito di Roncade.it
riguardo i temi città murata e conseguenti lavori di arredo
urbano , da persona che vive, frequenta e cammina per questo paese ho pensato di
analizzare alcuni fatti attraverso considerazioni che mi auguro diano spunti a chi si
accinge a formulare programmi per questo Comune.
Credo che amministrare non consista solo nel fare atti amministrativi, non credo
significhi approvare sterili urbanizzazioni ma credo voglia dire molto di più: significa
avere una visione, immaginare che ad ogni azione corrisponda anche un utilità per
la società (se urbanizzo unarea, questa come si integra con il territorio?)
Da cittadino ho constatato che esistono delle
opere incompiute da molti anni, addirittura decenni, senza che nessuno si sia (credo) mai
posto il problema di queste. Roncade
effettivamente è bella: alla domenica, e non solo, molti ne approfittano per passeggiare
lungo il centro, lungo la via Pistor, passando per quello che era il
suggestivo ponte sul Musestre, (infatti oggi rappresenta soltanto degrado e
niente più) per poi proseguire lungo la via Montiron dove non esistono i marciapiedi (per
due, trecento cento metri c.a. vedi foto ) e in cui dalla primavera allautunno, se
lerba non venisse tagliata da qualche volontario, sarebbe sicuramente infestata da
sporcizia e animaletti vari. |

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Eppure questo è un tratto molto frequentato
da anziani, mamme con passeggini, ragazzini che vanno a scuola e disabili, i quali
rischiano anche di essere investiti visto che necessariamente devono stare sulla
carreggiata in quanto ai lati o ci sono le buche o ci sono ostacoli e quantaltro
(vedi foto).
Mi sono perciò chiesto: perché non si completa un percorso che oltre a garantire
sicurezza potrebbe completare con logica qualche cosa che già parzialmente esiste?
Mi sono dato delle risposte:
a) in questo tratto di strada senza marciapiede abitano in tutto cinque famiglie e troppo
pochi sono i potenziali voti per giustificare una tale spesa;
b) chi amministra non passa per questa strada e quindi non vive il territorio, né è a
conoscenza di tali disagi;
c) chi amministra conosce, ma ha ritenuto prioritari altri interventi che possono
aumentare in misura significativa il consenso elettorale;
d) chi è preposto a ciò ha una visione diversa del problema lo ha sottovalutato.
La risposta esatta non la conosco: chissà!
Magari con questa mia aprirò un dibattito, arriverà una risposta oppure sortirò qualche
effetto?
La realtà che ho ritratto non è un caso
isolato, basta cercare anche nelle frazioni con un occhio di riguardo e non è un problema
in ordine di bilanci comunali. Pensate che non si trovino i soldi per fare duecento metri
di arredo urbano in qualche decennio?! Beh,
se queste non vengono etichettate come priorità, pensate che il parapetto, alto appena
trenta centimetri, di un ponte sia sufficiente a proteggere qualche bambino che potrebbe
sporgersi e accidentalmente cadere? (vedi foto seguenti) |

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Mi auguro che in futuro vi siano sì visioni
di innovazione ma che prima di tutto sia data la continuità delle opere da tempo
iniziate, manutenzione a quelle già esistenti, e garanzia di qualità delle opere e
tutela di queste, in modo tale che i soldi pubblici vangano spesi al meglio.
Grazie,ancora una volta, per lospitalità
Moreno Marangoni
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