RICORDI
TREVIGIANI SU BRUNO TRENTIN
Il Segretario Generale emerito della CGIL, Bruno Trentin, deceduto in questa fine di
agosto, ha avuto intensi e significativi rapporti con il Trevigiano, terra nella quale ha
combattuto nelle fila Resistenza contro il fascismo e gli occupanti nazisti.
Questo aspetto biografico va doverosamente ricordato, per il prestigio nazionale della
figura di Bruno Trentin e per lonore che Treviso ed in modo particolare
alcune località del basso Sile ricevono e continueranno a ricevere, tramite le
pagine di storia che verranno scritte su questo grande italiano.I due fratelli Bruno e Giorgio Trentin, entrambi celebri sindacalisti di
rilievo nazionale, sono giunti nel Trevigiano nel 1944 per sfuggire alle forze
nazi-fasciste che li ricercavano, avendo peraltro già subito, alla fine del 43, un
arresto a Padova.
Ma il vero motivo che li portò a vivere clandestinamente nel paese di Biancade, fu per la
vicinanza di questa località con Monastier dove, nella clinica del dottor Guido
Prosdocimo, era ricoverato il loro padre, allora intensamente impegnato come patriota
fiancheggiatore del movimento partigiano.
Per la sua profondità di pensiero e per il progetto politico da lui elaborato, Silvio
Trentin (San Donà di Piave 1885 Monastier di Treviso 1945), oltre ad essere stato
uno dei maggiori leaders storici del socialismo italiano, viene ora considerato uno dei
grandi italiani del XX secolo, come bene testimoniano gli incessanti studi e numerose
pubblicazioni che continuano ad essere prodotti sulla sua figura e soprattutto sul suo
pensiero.
Il famoso uomo politico e pensatore, già docente di
diritto pubblico allUniversità di Venezia, deputato al Parlamento, esule politico
in Francia durante il ventennio, dopo il crollo del regime aveva fatto ritorno in Italia,
con lo scopo di organizzare la resistenza ai tedeschi occupanti; fu però arrestato dai
fascisti a Padova nel novembre 1943, ma, essendo seriamente ammalato di cuore e colpito da
un attacco di angina pectoris, venne autorizzato il suo ricovero in strutture ospedaliere
vigilate, lultima delle quali fu quella di Monastier, dove poco dopo troverà la
morte. Lo stesso figlio Bruno, in una sua testimonianza pubblicata nel 2004 nel volume
Nella Resistenza. Vecchi e giovani a Venezia sessantanni dopo, ricordò
che dopo il Natale del 44 i fascisti concessero a suo padre di farsi curare in
un ospedale e poi in una clinica, naturalmente presidiato dagli uomini della Questura di
Padova, poi di Treviso, poi di una piccola cittadina, Monastier, in provincia di Treviso,
dove mio padre fu ricoverato finché morì. Anche laltro figlio, Giorgio, ha
testimoniato sul motivo della loro presenza nel basso trevigiano, nel contesto degli
ultimi giorni di vita di loro padre, ricordando che a Treviso li legava pure un altro
rilevante aspetto biografico: Silvio Trentin aveva sposato la figlia del prof. Nardari, il
direttore e proprietario dellomonimo, celebre collegio trevigiano.
Nella citata intervista Bruno Trentin ricordò in
modo esplicito la sua partecipazione anche ad azioni armate della Resistenza,
relativamente al periodo in cui fu ospite a Biancade. Parlando del suo rapporto
molto difficile con la violenza, egli diceva: in certe fasi della resistenza
armata, per esempio quella di cui non ho parlato, alla quale partecipai nel periodo in cui
mio padre era in quella clinica di Monastier, si trattava di azioni di pianura,
lunico rifugio erano i campi di grano, di mais ed eravamo esposti a ogni momento, e
non di meno organizzammo una serie di attacchi a presidi militari fascisti e tedeschi
nella zona. Mi ricordo quello di Roncade, in provincia di Treviso. Riuscimmo a organizzare
alcuni lanci in una azienda agricola, dove uno dei figli del proprietario era nelle nostre
formazioni partigiane. In un altro punto della sua ricostruzione egli ricordava pure
di aver organizzato, assieme al fratello, alcuni lanci da parte degli aerei Alleati nella
zona di San Biagio di Callalta.
Ha altri ricordi vivi sulla collaborazione
resistenziale dei fratelli Trentin nel trevigiano anche il veterinario ed ex Sindaco di
Quarto dAltino Dino Piaser, che come comandante partigiano cattolico ebbe un ruolo
importantissimo tra veneziano e trevigiano e che, dopo lavventurosa fuga riuscitagli
di fronte al plotone di esecuzione, dal gennaio del 45 rivestì ruoli di comando
nella Resistenza anche a Milano, dove diede vita alla Brigata Giustizia e Libertà
Silvio Trentin. Il dottor Piaser ricorda con lucidità di aver fondato,
assieme ai fratelli Trentin, il Battaglione Autonomo Giustizia e Libertà
successivamente intitolato a Vito Rapisardi, collegato al CLN di Treviso.
Il prof. Silvio Trentin aveva cominciato a frequentare Biancade fin dal suo rientro
dallesilio, intrattenuto cordiali rapporti di collaborazione con Aldo Cattarin, un
patriota della formazione Giustizia e Libertà che costituiva un punto di
riferimento in zona e che per la sua attività sospetta verrà successivamente
arrestato e violentemente torturato dal criminale brigatista Lince, dalle beluine BB. NN.
della XX Brigata Nera Cavallin di Treviso.
Il nipote di Aldo Cattarin, Costantino detto Nino, allora adolescente, ha ricordi ancora
vivissimi e precisi dei fatti dolorosi accaduti a Biancade e ricorda pure le visite di
Silvio Trentin nella casa della famiglia Cattarin, posta in via Carboncine. Egli ricorda:
Mio zio, che aderiva al Partito dAzione, mentre io ero in collegio aveva dato
ospitalità nel mio letto ai figli di Silvio Trentin, Giorgio e Bruno, il quale ultimo
diverrà poi Segretario Generale della CGIL. Il Trentin (padre) vestiva un impermeabile,
aveva un cappello scuro in testa, si presentava come persona distinta ed, accompagnato dai
miei zii Aldo e Beppi, entrava dalla parte posteriore della casa.
Da tutti questi elementi emerge come la presenza
giovanile di Bruno Trentin e di suo fratello Giorgio nella bassa pianura trevigiana
durante la seconda guerra mondiale non costituisca un episodio marginale della loro
biografia e si inserisca, invece, nel contesto di una vicenda storica importante, nobile,
fondativa della nostra Repubblica.
Treviso, il Trevigiano, i paesi di Biancade, di Roncade, di Monastier e del circondario
non possono che sentirsi onorati di queste presenze storicamente documentate di
personalità che rappresentano pagine importanti della storia sociale e politica
dItalia.
Ivano
Sartor
storico |