10 luglio 2007 Preg.mo Sig. Pezzato,
leggo volentieri i Suoi interventi in
questo sito; qualche volta condivido, altre volte dissento, ma pur sempre li ritengo un
utile spunto di riflessione.
Però alla Sua ultima del 6 Luglio
ritengo sia necessario ribattere perché la giudico oltre misura: troppo qualunquistica.
Pur evidenziando problematiche reali e prospettando scenari anche conflittuali, la Sua
penna non va oltre il solito tutto sbagliato, tutto da rifare da classico Bar
Sport.
Diceva una canzone di Gaber: La libertà non è uno spazio libero, ma è partecipazione.
Io credo che siano gia troppi quelli che, trovandosi in un paese libero e democratico, si
dilettano a sproloquiare su tutto, salvo non esserci mai quando si tratta di conoscere,
decidere e poi fare qualcosa.
Opportunità ce nè di continuo ma a ben guardare, che girano sono sempre gli
stessi, dalla politica al volontariato, nelle assemblee o alle manifestazioni.
Solo quando vengono toccati direttamente nei propri interesse certuni si sentono in dovere
di appellarsi al senso civico della comunità per avere sostegno e conforto per le proprie
rivendicazioni.
Cercasi coagulante, titolava
Roncade.it.
Ebbene, io credo che non ci sia migliore coagulante delle cose da fare, dei problemi da
risolvere, di un futuro comune (e preferibilmente migliore) su cui discutere.
Come dicevo ci sono mille occasioni per poter contare, criticare non è
sufficiente, partecipare è necessario.
Ossequi
Luciano Damelico
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13 luglio
2007Egregio
Luciano,
ti ringrazio
dell'assiduità con cui leggi i miei interventi e sono felice tu li ritenga spunti utili
alla riflessione.
Mi trovo sorpreso del giudizio che dai sul mio ultimo scritto, anche perchè lo trovo
abbastanza duro.
E' vero infatti che per tacciare di poca partecipazione qualcuno, sarebbe prima il caso di
informarsi se quel qualcuno partecipa o meno agli ambiti presi in consderazione. Se avrai
occasioni di mettere il mio nome ed il mio cognome su un qualunque motore di ricerca, ti
accorgerai facilemente che gran parte del mio tempo la dedico a partecipare, esattamente
nel modo caro a Giorgio Gaber.
Per restringere il campo al contesto roncadese,
anche la mia sola partecipazione al Comitato dei Cittadini ed alle vicende relative
l'inceneritore (ma ce ne sono altre) sono la prova tangibile di quella partecipazione.
Poca? Troppa? Non sta a me giudicare, io giudico solo quello che mi riguarda, nella
fattispecie il tempo che posso dedicare -sottraendolo alla mia vita privata- a questioni
di pubblico interesse.
Trovo fuori luogo puntare l'indice contro qualcuno,
perchè quel qualcuno un giorno potrebbe a sua volta puntare l'indice e chiedere conto
dell'impegno di altri sugli stessi temi, e forse ci sarebbe di che riflettere. Ogni minuto
di tempo dedicato da chiunque alla vita della collettività in cui vive è un minuto
preziosissimo, di valore inestimabile.
A me pare -ma è solo una impressione personale- che invece "alcuni" temano
l'impegno dei cittadini e lo vedano come un ostacolo al proprio dominio sulle vicende
comunali. Libertà è partecipazione, per continuare a citare Gaber, e ritenere un
coagulante la mera necessità di fare delle cose è forse un approccio un po' ingenuo alle
dinamiche politiche. Serve infatti che quel fare abbia una direzione definita e porti con
sè un'idea di sviluppo a lungo termine, immune dalle bizze di schieramento e dal
controllo partitico.
Per quanto riguarda il bar e le discussioni che ci
si possono fare, non vedo perchè essere tanto discriminatori. L'esperienza di Presidente
di un'associazione nazionale di categoria e di Direttore di una rivista -incarichi che
tutt'ora mi onoro di ricoprire- mi hanno insegnato che quelle ufficiali ed istituzionali
non sono le sedi in cui si prendono le decisioni, che maturano spesso al ristorante o sul
bordo di una piscina, al massimo in riunioni a numero chiuso svolte in salette
periferiche.
Il problema? E' proprio che siano sempre gli stessi
a fare, e che continuino a fare anche quando fanno male o potrebbero fare molto meglio, ma
anche tu sicuramente sei smaliziato a sufficienza per intuirlo. In un piccolo comune come
Roncade, poi, le cose si complicano perchè le dinamiche di paese concentrano le
possibilità decisionale nelle mani dei soliti noti. Non è una novità che in luoghi come
questo Sindaci ed Assessori rimangano al loro posto per decenni, magari seduti sulla
credibilità e l'affiddabilità che hanno costruito nonni e bisnonni in decenni di vita.
Contattami, incontriamoci, conoscimi e poi, se vuoi,
esprimi un giudizio. Allora lo potrò ritenere qualcosa di più di un semplice sfogo.
Saluti
Lorenzo Pezzato |